La notizia arriva dagli Stati Uniti e riporta di centinaia di licenziamenti dalle parti di Amazon, precisamente nella divisione Alexa, l’assistente vocale creata dal brand fondato da Jeff Bezos. Si prevedono ripercussioni in Nord America e in India.
Amazon taglia centinaia di posti di lavoro nella divisione Alexa
Mentre le pubblicità di offerte sempre più vantaggiose si moltiplicano, mentre il gruppo continua ad annunciare allettanti offerte per gli utenti, mentre è tutto bellissimo, colorato e puntuale, a margine, molto a margine, le promozioni stridono con i licenziamenti, come i 9.000 del marzo scorso. (Nel nostro piccolo, a maggio l’annuncio toccò a Vodafone Italia).
L’azienda allarga le braccia in una mail firmata dal vicepresidente di Alexa e Fire TV Daniel Rausch, citata dall’agenzia Reuters, e dice che è colpa dell’allineamento. Meglio:
Stiamo spostando alcuni dei nostri sforzi per allinearci meglio alle nostre priorità aziendali e a ciò che sappiamo essere più importante per i clienti, il che include la massimizzazione delle nostre risorse e degli sforzi concentrati sull’intelligenza artificiale generativa.
Attraverso una mail, l’azienda parla di concentrare gli sforzi sull’IA generativa
A preoccupare i dipendenti è anche la parte successiva della mail:
Questi cambiamenti ci stanno portando a interrompere alcune iniziative.
Difatti, solo in questo mese Amazon si è ritirata dalle divisioni di musica e giochi. Molte aziende stanno spostando le risorse verso l’intelligenza artificiale generativa, che può creare codice software e lunghe risposte di testo da brevi istruzioni. Per il resto è proprio un black friday…