Da Catania, a Catania. La carriera di Giuseppe Mascara è legata a doppia mandata ai colori rossazzurri. Dopo aver girovagato tra Serie D, C2, C1 e B, al Massimino conquista la promozione e assaggia finalmente la Serie A. Poi, appesi gli scarpini al chiodo, è sempre da lì che riparte per la sua nuova vita da allenatore. Attaccante grintoso e tignoso, con 60 reti realizzate è ancora oggi il miglior cannoniere della storia del club siciliano. Nel suo percorso, però, ci sono state anche scelte difficili e sofferte e così il 31 gennaio 2011, nell’ultimo giorno di calciomercato, Peppe accetta il trasferimento al Napoli. All’ombra del Vesuvio trova mister Mazzarri e gioca la Champions League. Resta appena un anno. Da quel momento, di stagioni, ne sono passate 11 e oggi la storia si ripete. Per commentare il ritorno di Mazzarri a Napoli, Mascara è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Mazzarri e il Napoli, Mascara a Tag24
Il lavoro di Mazzarri è cominciato. Il nuovo allenatore del Napoli ha preso in mano la squadra ed ha iniziato a risistemare le cose. Al momento la rosa non è di certo al completo, visti gli impegni delle Nazionali, ma per il mister non c’è tempo da perdere. Sfrutterà al massimo questi giorni a disposizione, prima di ritrovare nel corso della prossima settimana la squadra al completo ed entrare nel vivo di questa nuova esperienza. Ad attenderlo ci saranno quattro big match pazzeschi, tra campionato e Champions League e la possibilità di sbagliare è davvero minima. Per commentare il ritorno di Mazzarri a Napoli, Mascara, che con gli azzurri ha giocato un anno, proprio sotto la sua guida tecnica, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Napoli riparte da Mazzarri, che ne pensi di questa scelta?
“Le stagioni non sono tutte uguali e il Napoli veniva da un anno stratosferico. Nella scorsa stagione giocava un calcio spettacolare e ha fatto il vuoto dietro di sé. Poi le strade con mister Spalletti si sono divise e a quel punto hanno optato per Garcia. Le cose non sono andate come speravano e adesso hanno deciso di far tornare Mazzarri. Un uomo che conosce la piazza, conosce l’ambiente, conosce la società e ha un buon rapporto con il presidente De Laurentiis che sa bene cosa potrà dare al Napoli e viceversa”.
Tu lo hai avuto come allenatore ai tempi del Napoli, secondo te cosa può dare a questa squadra e su cosa dovrà lavorare sodo?
“Penso che in questo momento ci sia poco da lavorare su tecnica e tattica. Bisognerà invece farlo sulla testa di questi ragazzi. Ci sono stati brutti episodi in questo avvio di campionato con alcuni giocatori che se la sono presa, anche in maniera plateale, con Garcia. Queste sono cose che non dovrebbero succedere perché i problemi si risolvono all’interno dello spogliatoio. Mazzarri ripartirà sicuramente da qui. È un allenatore di polso, uno che le cose non te le manda a dire. Lui vuol vedere prima l’uomo, nello spogliatoio, piuttosto che il calciatore ed è uno che affronta di petto le cose, quando non vanno. Per il resto, è un mister che tatticamente conosciamo tutti. Lavora tantissimo durante la settimana, sulla propria squadra e sull’avversario che va ad incontrare. Peccato soltanto che i ragazzi che sono impegnati in Nazionale li conoscerà solo qualche giorno prima dei prossimi impegni”.
Un pregio e un difetto di Mazzarri?
“Il pregio è che sa leggere molto bene le partite, soprattutto a gara in corso. Di solito quando fa un cambio lo azzecca. Ha tanta esperienza e si vede. Un difetto invece, che aveva ai tempi nostri e su cui mi auguro sia migliorato e maturato è sulla gestione del gruppo. Si concentrava troppo sugli 11 titolari, spesso non dandogli turni di riposo e questo spesso diventa controproducente. Deve coinvolgere di più tutta la rosa. Ultimamente è stato fermo e sicuramente avrà avuto modo di guardare dall’esterno, di studiare e sarà migliorato anche su questo”.
Al rientro dopo la sosta il Napoli è atteso da quattro partite importanti e difficilissime. Dove può
“Mazzarri penserà a una partita alla volta. Non è uno che fa programmi e iniziano tutte da 0 a 0. Il Napoli non ha stravolto la rosa rispetto allo scorso anno ed è una delle squadre più forti d’Italia. Può tornare in corsa per lo scudetto a mio avviso. Per ora ci sono tante squadre in pochi punti e se gli azzurri risolvono i problemi che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione, possono risalire sicuramente”.