Euro 2024 non è ancora ufficiale per Luciano Spalletti. Sono i quattro commissari tecnici italiani che hanno già in tasca la qualificazione per la kermesse europea la prossima estate in Germania.

Vincenzo Montella, Marco Rossi, Domenico Tedesco e Francesco Calzona. Sono loro i commissari tecnici che permettono all’Italia di poter fare bella figura nel mondo del calcio quando si tratta di panchine. All’appello manca Spalletti, che non potrà sbagliare contro Macedonia e Ucraina. Sta percorrendo una salita ripida, non vuole scivolare sul più bello. Vuole arrivare in cima così da completare un en plein tutto tricolore.

Euro 2024, Spalletti per chiudere il cerchio

L’Italia non può sbagliare. Contro Macedonia e Ucraina non sono ammessi errori, in caso anche di una sola sconfitta ecco che si materializzerebbe un altro incubo dopo i due Mondiali persi. Servono 4 punti, così come 4 sono i commissari tecnici italiani già qualificati ad Euro 2024.

Alcuni nomi già conosciuti, altri (per la precisione uno) che si sta scoprendo adesso. Nel gruppo figura Vincenzo Montella. L’ex aeroplanino, C.t. della Turchia dal 21 settembre scorso, ha chiuso il discorso qualificazione con due turni di anticipo. Gli sono bastati due match, contro Croazia e Lettonia, per fare filotto e prenotare un posto per la Germania, con i restanti match che serviranno per poter testare nuove idee.

C’è poi Domenico Tedesco. Il suo Belgio ha il compito di portare in alto il nome di una Nazionale sempre in procinto di fare quel benedetto salto di qualità che puntualmente non arriva. Ad oggi sta svolgendo il suo compito come si deve, al netto di un girone abbordabile con all’interno Svezia, Austria e Azerbaijan, dove Tedesco ha conquistato cinque vittorie e due pareggi. Adesso manca solo il primo posto.

Gli altri due commissari tecnici qualificati

Si passa poi a Marco Rossi e Francesco Calzona. Il primo ha fatto la storia con l’Ungheria, la classica favola di Davide che in mezzo a tanti Golia ha saputo fare la voce grossa. Ad Euro 2020 è stata una lieta sorpresa, oggi la qualificazione per l’edizione del 2024 fa notizia fino a un certo punto, dato che il lavoro di mister Rossi è riconosciuto da tutti. Serbia, Bulgaria e Lituania, queste le tre avversarie del gruppo G, l’Ungheria ha fatto la voce grossa con un totale di quattro vittorie e tre pareggi.

Infine Francesco Calzona, il meno conosciuto. La sua avventura con la Slovacchia sembrava non convincere, c’era dello scetticismo. Prontamente rispedito al mittente, Calzona ha dimostrato di saperci fare nel girone insieme a Portogallo, Bosnia e Islanda. A parlare per lui la qualificazione ottenuta con un turno di anticipo dopo il 4-2 con l’Islanda.

Una storia quasi simile a Marco Rossi, volontà al potere e convinzione nei propri mezzi. Gli stessi concetti che serviranno a Spalletti per potersi unire al gruppo.