Ogni classico Disney che si rispetti ha dei talent come doppiatori italiani e anche Wish non è da meno. Il direttore del doppiaggio Massimiliano Manfredi ha potuto contare su dei nomi molto interessanti per l’adattamento italiano dei personaggi principali del nuovo classico in arrivo nel prossimo Natale al cinema. TAG24 ha avuto modo di partecipare alla presentazione del film e di incontrare proprio Amadeus, Gaia e Michele Riondino.

Wish doppiatori italiani il video con le parole di Amadeus, Gaia e Riondino

Dopo le parole dei registi di Wish, Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, giunti a Roma per presentarlo alla stampa, è la volta delle voci italiane scelte dalla Disney per la pellicola scelta per celebrare il centenario della casa di Topolino.

Gaia è la protagonista del film Wish dato che presta la voce ad Asha, un esordio per lei che segna l’ennesimo passaggio di una cantante tra le fila dei doppiatori italiani.

Indubbiamente è un sogno e anche un privilegio – racconta in conferenza stampa – era la mia prima volta al doppiaggio per cui è stata una doppia sfida affrontarlo proprio con la Disney. Questo mi ha aiutato a rendere al meglio il personaggio di Asha che ho sentito molto vicino a me per diversi aspetti caratteriali”.

Poi sottolinea “Sicuramente il sogno è vivere in uno stato di fede, qualcosa di tangibile che puoi creare. Una scintilla che crea la magia e fa sì che poi i sogni si avverino”.

L’ex concorrente di Amici sottolinea anche la gioia di aver potuto cantare delle canzoni Disney in un film d’animazione: “Credo che tutte le arti hanno un obiettivo ben preciso che è quello di comunicare, ci sono codici diversi ed ognuno di noi reagisce in modo differente. La musica è un modo immediato per modificare le tue vibrazioni interne ed è curativa.  Mi sento di dire che scrivere canzoni o fare musica è la mia terapia più importante. Anche cantare Julia Michaels in Wish è stata una terapia dell’anima”.

Amadeus dalla tv al doppiaggio con la capretta Valentino

Sin dall’annuncio della scelta di Amadeus come doppiatore nella pellicola, in molti attendono di poterlo ammirare in queste vesti per lui insolite.

Amadeus, che ha esordito in radio, ha trovato estremamente divertente questo esordio con la Disney al doppiaggio. “Questa è stata la mia prima volta in assoluto – racconta – ed avendo due figli, di cui una di 25 anni che ha fatto tutto il percorso di crescita con i film, è stato bello. Per chi fa il nostro mestiere, pur non essendo attore e cantante, poter prestare la voce a un personaggio Disney è un sogno che si realizza. Sono cose che fanno curriculum ed è davvero importante, devo ringraziare Massimiliano Manfredi preziosissimo e indispensabile”.

Il presentatore si sofferma, poi, sulle differenze tra le sue precedenti esperienze e il doppiaggio. “Essere nato in radio ti aiuta a giocare un po’ con la voce, come fa Valentino. La cosa affascinante – continua Amadeus – è che ci siamo trovati a dover mimare le espressioni perché quando fai radio e tv non devi enfatizzare questi movimenti. Nel doppiaggio se fai la stessa espressione la voce si aggiusta in automatico”.

Amadeus, che di sogni ne ha realizzati tanti per tanti artisti, si sofferma anche sui significati più profondi di Wish: “C’è  una forma di romanticismo, ma ognuno di noi deve avere dei sogni. Guai se un bambino non avesse la voglia o il desiderio di sognare in grande. Dobbiamo sognare in grande, non bisogna essere pragmatici. Dobbiamo sognare 100 perché magari si realizza 50, se sogni 20 si realizza 10. Il sogno per realizzarsi ha bisogno di lottare, come fa Asha nel film. Non si può realizzare tutto magicamente”.

Amadeus spiega, poi, che il personaggio di Re Magnifico che vuole rubare proprio i sogni è qualcosa di reale e attuale: “Purtroppo nel mondo esistono i Re Magnifico, ma esistono comunque Asha, i Valentino e le star. Tutti questi elementi del film rispecchiano la realtà del nostro mondo”.

Amadeus ribadisce ancora una volta la forza dell’arte, che sia la musica o il cinema: “Credo che siano molto più simili di quanto immaginiamo, due espressioni di arte in grande libertà. Questo accade da sempre, sono due espressioni totalmente libere. Ci si può emozionare e commuovere. Un film può raccontare, così come la musica, cose che fanno riflettere”.

Michele Riondino è Re Magnifico

Michele Riondino è stato felicissimo di questo esordio nel mondo Disney:  “È stato complicatissimo e devo ringraziare la squadra, è stato bello è liberatorio. Penso sia stato un sogno realizzato. Ho inseguito il desiderio di doppiare Disney da anni avendo due bambine che ripetono a memoria le battute. È stato divertentissimo e stimolante immaginare le intenzioni dei personaggi dalle espressioni e movimenti, è stato molto bello tutto questo”.

L’attore sottolinea a proposito dei sogni, grandi protagonisti del film: “Credo che siano il motore che crea l’azione ed il movimento stesso che fanno le persone  per raggiungerlo dia loro valore e significato. È bello avere desideri che permettono di muovere verso l’utopia”.

Riondino, infine, parla dei tanti musicisti che si sono dati al cinema: “Non mi hanno fatto cantare, anche se ci ho provato. Mi hanno offerto il provino e sono andato di corsa. Noi abbiamo dei parolieri importanti, ci sono dei film che sono automaticamente accoppiati alle loro canzoni. Cito Diodato o Silvestri che si prestano al cinema in modo eccezionale accompagnando i film”.