Andrea Panizza, canottiere italiano delle Fiamme Gialle, avrà voglia di rivincita alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Un appuntamento a cui l’azzurro si presenterà dopo l’esperienza a Tokyo 2020. In futuro per Panizza non esclude anche un passaggio al Bob.
Panizza: “A Tokyo la delusione più grande, è stata una batosta”
Andrea Panizza, canottiere italiano delle Fiamme Gialle, avrà voglia di riscattarsi alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024. . L’azzurro parteciperà per la seconda volta ai Giochi Olimpici, dopo il quinto posto raccolto a Tokyo nel 4 di coppia. Un’esperienza che il classe 1998 ha ricordato proprio nell’intervista concessa a Team Italia TV, canale ufficiale del CONI: “La delusione più grande è stata sicuramente quella di Tokyo. Nel 2021 abbiamo vinto l’Europeo ma anche la Coppa del Mondo. In Giappone ce la giocavamo con l’Olanda ma tante situazioni ci hanno reso la gara più complessa”.
Panizza ha poi proseguito, guardando comunque con fiducia all’appuntamento parigino: “C’è stato un inciampo durante la finale, che penso sia stata la mia peggior gara dal 2017 ad oggi. La batosta di Tokyo però è stata temporanea. La prendo come un gioco, visto che può andar bene ma anche male. All’inizio questa cosa mi dava molto fastidio ma poi l’ho accettata. Pensando a Parigi ho tanta voglia di rivincita. Sarà una seconda occasione e ci sarà tanto lavoro da fare per ottenere il miglior risultato possibile”.
Panizza non esclude un passaggio al Bob per Milano-Cortina 2026: “Vorrei entrare in Nazionale”
Il lombardo però ha voglia di provare anche nuove esperienze sportive e non esclude anche un passaggio agli sport invernali: “Parigi adesso è il mio primo pensiero ma dopo vorrei provare ad iniziare il Bob, uno sport a cui mi sono avvicinato un po’ per caso. La disciplina mi è piaciuta fin da subito. Vorrei provare ad entrare nella squadra italiana e partecipare alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026”.
Panizza ai microfoni di Team Italia TV ha spiegato anche come si sia avvicinato al mondo del canottaggio: “Ho cominciato con il canottaggio fra i tredici e i quattordici anni. Tutta la mia famiglia lo praticava, compresi mia mamma, mio fratello e le mie due sorelle. Ho praticato anche il rugby ma ho provato pure il basket e il nuoto. Man mano che andavo avanti con gli studi ho dovuto fare delle scelte e ho optato solo per il canottaggio una volta cominciate le superiori. Da lì sono sempre migliorato”.
Panizza: “Il 2018 è stato il miglior anno, abbiamo vinto Europei, Coppa del Mondo e Mondiale”
L’azzurro ha dunque continuato: “Nel 2017 sono entrato nella squadra della Nazionale così come nelle Fiamme Gialle. Per il canottaggio bisogna fare molti allenamenti pesanti. A me piace questa cosa, soprattutto l’idea fare sforzo fisico e dover competere. Sto maturando come persona e come atleta. Il consiglio che mi sento di poter dare è di tenere duro. Tutto può arrivare nel momento in cui meno te lo aspetti, come nel mio caso. Dunque dico di non mollare, allenarsi e fidarsi degli allenatori”.
Successivamente il canottiere delle Fiamme Gialle si è soffermato anche sulla gioia più grande vissuta durante la propria carriera: “Andar d’accordo in barca ti porta ad avere quello spunto in più nelle gare ma anche nelle situazioni difficili. Se si riesce a dialogare si superano molti momenti difficili. La gioia più grande l’ho ottenuta nel 2018. È arrivato tutto in un colpo. Nel 2017 avevamo ottenuto un terzo posto all’Europeo. Nel giro di due settimane l’anno dopo abbiamo vinto la Coppa del Mondo e poi l’Europeo dunque siamo andati al Mondiale consapevoli di ciò che potessimo fare. Non abbiamo iniziato bene, dato siamo rimasti fuori dalle batterie. Grazie ai recuperi abbiamo raccolto l’ultimo posto disponibile e poi in finale abbiamo vinto in maniera un po’ insapettata”.