La Supermedia dei sondaggi politici elaborata da YouTrend per Agi e aggiornata al 16 novembre fornisce spunti interessanti su chi sale e chi scende, soprattutto sul fronte del centrodestra, dandoci qualche conferma ripetuta da diversi istituti, i cui risultati YouTrend ha raccolto e se n’è servito per fare una media tramite il confronto a due settimane. Andiamo a vedere chi sale e chi scende questa settimana.

Supermedia sondaggi politici 16 novembre: coalizione di governo tra alti e bassi

Un elemento chiave di questa settimana è la costante ascesa di Fratelli d’Italia, partito che continua a non dare segni di calo di consenso popolare. Secondo i dati più recenti, Fratelli d’Italia ha registrato un aumento significativo, avvicinandosi a una soglia critica del 30% nelle preferenze elettorali. Più precisamente, rispetto al 2 novembre 2023, Fratelli d’Italia ha guadagnato ben 0,4 punti percentuali, salendo così al 29%.

In contrasto, il Partito Democratico sta assistendo a un periodo di declino. Inizialmente sembrava esserci una ripresa, ma il trend sottolinea invece che la flessione è maggiore del recupero. La perdita dello 0,2% lo fa scendere al 19,4%: questa tendenza ribadisce la necessità per il partito di riconsiderare la sua strategia e il suo approccio per rimanere competitivo nel contesto politico attuale e impensierire le posizioni di vertice.

Il Movimento 5 Stelle, invece, pur rimanendo a una certa distanza, mostra segni di recupero, indicando una potenziale rivalutazione del suo ruolo e del suo impatto nell’arena politica italiana. Nelle ultime due settimane ha incassato un +0,2%, arrivando al 16,2%.

Il crollo della Lega è confermato dalla Supermedia YouTrend_ un sonoro -0,4% che compensa la risalita di Fratelli d’Italia, ma che contribuisce alla discesa del partito guidato da Matteo Salvini sotto la soglia del 9%, e più precisamente all’8,8%.

Su questo scenario, può sorridere Forza Italia, che mira a diventare il secondo partito di coalizione, tuttavia non sembra approfittarne, visto il calo dello 0,1%, al 7,2%.

Calano Azione e Italexit, in aumento tutti gli altri

Tra i partiti minori si registra un discreto calo di Azione (-0,3%): il partito guidato da Calenda si allontana così dalla soglia del 4%, scendendo al 3,6%. Guadagna punti Alleanza Verdi e Sinistra, che mira a superare proprio Azione: il +0,2% guadagnato negli ultimi 15 giorni permette infatti ad AVS di salire al 3,5%. Aumenta anche Italia Viva, che rivede la soglia del 3%: grazie al +0,2% rispetto al 2 novembre, sale infatti al 2,9%.

Elementi positivi anche per +Europa, che nelle ultime settimane sembra aver acquisito consensi dopo un ungo periodo di calo: stavolta l’aumento è di soli 0,1 punti percentuali, sufficienti da fargli raggiungere il 2,5%.

In flessione Per l’Italia con Paragone, che scende di nuovo all’1,9% (-0,3%). Stabile Unione Popolare all’1,2%, mentre Noi Moderati di Maurizio Lupi cresce di 0,2 punti percentuali, salendo all’1,2%.

Supermedia sondaggi politici 16 novembre: la tabella

Andiamo a schematizzare i responsi della Supermedia nella seguente tabella:

PARTITORILEVAZIONE 16 NOVEMBRERILEVAZIONE 2 NOVEMBREVARIAZIONE
Fratelli d’Italia29%28,6%+0,4%
Partito Democratico19,4%19,6%-0,2%
Movimento 5 Stelle16,2%16%+0,2%
Lega8,8%9,2%-0,4%
Forza Italia7,2%7,3%-0,1%
Azione3,6%3,9%-0,3%
Alleanza Verdi e Sinistra3,5%3,3%+0,2%
Italia Viva2,9%2,7%+0,2%
+Europa2,5%2,4%+0,1%
Per l’Italia con Paragone1,9%2,2%-0,3%
Unione Popolare1,2%1,2%=
Noi Moderati1,2%1%+0,2%

Il punto sulle coalizioni

Fratelli d’Italia e Noi Moderati hanno guadagnato in 15 giorni 0,6 punti percentuali, colmati però quasi interamente dal calo di Lega e Forza Italia (-0,5% in due). Alti e bassi, insomma, che però non fanno calare il centrodestra e la coalizione di governo, che anzi acquista lo 0,1%.

Anche l’opposizione guadagna qualcosina, ma non certo grazie al suo partito di punta: la flessione del PD è compensata in positivo dai risultati positivi di AVS e +Europa. Insomma, tra il centrosinistra e il centrodestra la lotta continua a essere impari e a non ricevere grandi scossoni, mentre il M5S recupera, ancorandosi però ancora attorno al 16% e non uscendo, né in basso né in alto, da questa soglia.