Matteo Salvini gongola per lo sciopero di oggi, venerdì 17 novembre 2023, prendendosi il merito dei pochi disagi arrecati alla popolazione in virtù della scarsa adesione alla serrata. Una nota del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili esprime tutta la soddisfazione del ministro e vicepremier per il risultato ottenuto, senza perdere occasione per nuove ‘frecciatine’ al segretario della Cgil Maurizio Landini.

Sciopero 17 novembre 2023, pochi disagi per la scarsa adesione, Salvini: “Un’esigua minoranza non ha danneggiato milioni di italiani”

Sembra quasi di vederlo, Matteo Salvini, tra le righe della nota diffusa dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mit): decisamente entusiasta per i pochi disagi arrecati alla cittadinanza, ma non solo.

Come già nelle settimane precedenti, il ministro e vicepresidente del Consiglio, ne approfitta per tornare ad attaccare, nemmeno troppo velatamente, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Per Salvini è merito della precettazione dello sciopero, contro la quale Landini si era scagliato con veemenza nei giorni scorsi, se gli italiani hanno potuto vivere questa giornata senza troppi disagi.

“Traffico regolare su tutta la rete di Rfi, con adesioni intorno al 5%, nessun treno soppresso sull’alta velocità, adesioni sotto il 16% del personale sui treni regionali. Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, alla luce di questi dati, esprime particolare soddisfazione: è stato trovato un equilibrio tra il legittimo desiderio di scioperare di un’esigua minoranza e la doverosa tutela di decine di milioni di italiani“.

La nota del Mit: “Un successo di Salvini”

I toni, dunque, sono gli stessi avuti nel braccio di ferro tra governo e sindacati che ha caratterizzato la scena politica italiana dell’ultimo periodo. Salvini ha usato il ‘pugno di ferro’ sulla questione, prima minacciando e poi attuando la misura di precettazione. Ora il ministro continua a colpire il proprio avversario, anche in quello che ai suoi occhi è il momento del trionfo.

“Poche adesioni allo sciopero, e in particolare nel settore trasporti: si tratta di uno schiaffo per Maurizio Landini. È un successo del Vicepremier e Ministro Matteo Salvini che ha tutelato il diritto alla mobilitazione di una esigua minoranza senza danneggiare milioni di italiani”.

In questo confronto dove i colpi bassi, evidentemente, sono stati la regola, a uscirne sconfitto è il diritto allo sciopero garantito dalla Costituzione ma divenuto mero pretesto di una lotta politica piccolissima.