Altra sconfitta per i Golden State Warriors di Steve Kerr. La franchigia di San Francisco ha perso contro Oklahoma City e si tratta della quinta consecutiva. Non c’erano, inoltre, Stephen Curry e Draymond Green (squalificato per cinque giornate dopo il brutto gesto su Gobert). Il numero 23 tornerà infatti contro i Sacramento Kings. A proposito dell’espulsione di Green contro Minnesota, però, l’allenatore dei Warriors e degli Stati Uniti, Steve Kerr, ha definito “imperdonabile” il comportamento del suo giocatore. Nella notte italiana, poi, oltre a Golden State Warriors-Oklahoma City, dove gli ospiti hanno mandato in doppia cifra ben sei giocatori, si è giocata anche Miami Heat-Brooklyn Nets con i padroni di casa che hanno vinto nel segno di un grandissimo Jimmy Butler.

Golden State Warriors, Kerr su Green: “Gesto imperdonabile”

I 7 volte campioni NBA hanno perso ancora contro i Thunder per 109 a 128. Nelle precedenti quattro partite erano arrivate altrettante sconfitte contro Denver Nuggets, Cleveland Cavaliers e due volte con i Minnesota Timberwolves. Dopo una partenza buona, quindi, lo storico per i Warriors dice 6 vittorie e 7 sconfitte in questo inizio di stagione. Nell’ultima partita, però, non c’era ovviamente Draymond Green dopo l’espulsione contro Minnesota e neanche l’infortunato Stephen Curry. A proposito del numero 23, però, Steve Kerr ha parlato e commentato l’accaduto:

“Il comportamento di Draymond è imperdonabile. Non parlo del farsi espellere, ma di un atto di violenza fisica. Non ci sono scuse”.

L’allenatore, inoltre, subito dopo l’episodio, aveva definito “ingiusta” l’espulsione di Klay Thompson dato che Green era intervenuto per difendere il compagno che era stato afferrato da Rudy Gobert. Ha anche certamente inciso l’assenza di Green nell’economia della partita ma per il coach statunitense non ci sono scuse sul comportamento avuto dal classe 1990. Gobert, peraltro, dopo il gesto del numero 23 aveva detto che sapeva che si sarebbe fatto espellere perché in campo non c’era “il suo amico Steph Curry”. Secondo il francese, infatti, Green non gioca senza il numero 30 in campo.

Male GSW, Miami vince nel segno di Jimmy Butler

Tanto della sconfitta di Golden State Warriors, comunque, è merito delle ottime prestazioni di Chet Holmgren che in 27 minuti giocati trova una doppia doppia. 13 punti, 10 rimbalzi e 2 assist. Molto bene anche Gilgeous-Alexander che con 24 punti, 2 rimbalzi e 7 assist è il migliore dei Thunder. Alla fine Oklahoma manda sei giocatori in doppia cifra con anche Joe, Giddey, Williams e Wallace. Per i Warriors bene Kuminga con 21 punti, 6 rimbalzi e 2 assist. 15 punti, 3 rimbalzi e 8 assist per Chris Paul. Male Klay Thompson: 5 punti, 2 rimbalzi e 3 assist in 27 minuti giocati. Gran partita invece per i Miami Heat, che grazie ad un grande Jimmy Butler, vincono in casa contro i Brooklyn Nets. 36 punti, 5 rimbalzi e 3 assist per il 34enne. Buone anche le prestazioni di Duncan Robinson e Bam Adebayo: 26 punti e 3 assist per il primo e 20 punti, 7 rimbalzi e 4 assist per il secondo. Gli Heat si trovano quindi in terza posizione nella Eastern Conference dietro solo a Boston Celtics e Philadelphia 76ers. Lo storico, poi, dice 8 vittorie e 4 sconfitte.