L’uso della pillola anticoncezionale e del preservativo sono metodi comunemente adottati per prevenire la gravidanza, ma è importante capire che, nonostante la contraccezione, esistono ancora rischi residui.
Le possibilità di rimanere incinta possono variare a seconda di diversi fattori, e comprendere le dinamiche di entrambi i metodi può aiutare ad evitare una gravidanza indesiderata.
Una donna su 6 ha una gravidanza indesiderata e non pianificata
Secondo una ricerca, una donna su sei rimane incinta involontariamente
Questi sono i risultati di uno studio del “Social Science Women’s Research Institute” (SoFFIF) dell’Università evangelica di Friburgo, in cui circa 4.000 donne sono state intervistate sui temi della contraccezione e della gravidanza.
Delle gravidanze indesiderate, il 57% è stato portato a termine, mentre nel 43% dei casi le donne hanno optato per l’aborto.
Si può rimanere incinta con la pillola o il preservativo?
Secondo questo studio, sì. Circa il 52% delle donne ha dichiarato di essere rimasta incinta nonostante prendesse la pillola. La maggior parte delle persone presumeva che il motivo fosse un errore di applicazione, proprio come con tutte le altre misure contraccettive, nessuna delle quali è priva di un certo rischio residuo.
Durante il lungo periodo di fertilità di una donna, infatti, un contraccettivo può fallire.
I requisiti per una contraccezione sicura possono essere troppo elevati in determinate situazioni di vita o ci può essere un errore di valutazione della possibilità di rimanere incinta.
Questo significa che, nonostante la contraccezione, le gravidanze indesiderate non possono essere completamente evitate.
Scopri come funziona la spirale intrauterina cliccando qui.
Come si rivela la sicurezza di un metodo contraccettivo
L’attendibilità dei diversi tipi di contraccezione viene rilevata statisticamente mediante il cosiddetto “Indice di Pearl”, che indica quante gravidanze su 100 donne si verificano entro un anno nonostante sia stato utilizzato un certo modo di contraccezione. Più basso è il numero dell’indice, più sicuro è il metodo. Vediamoli insieme:
- Pillola anticoncezionale da 0,1 a 0,9;
- Bobina ormonale 0,2;
- Anello vaginale da 0,4 a 0,65;
- Metodo della temperatura da 0,8 a 3;
- Spirale in rame da 0,9 a 3;
- Diaframma da 1 a 20;
- Preservativo da 2 a 12;
- Coito interrotto da 4 a 18.
Come puoi notare, la pillola è il metodo più sicuro, ma la sicurezza di un metodo contraccettivo dipende anche dall’imprevedibilità del fattore umano. Ciò vale anche per la pillola; se ad esempio viene assunta insieme a farmaci che ne riducono l’efficacia o assunta in modo irregolare, la contraccezione ormonale può fallire.
Scopri cosa succede quando si smette di prendere la pillola, cliccando qui.
Quali sono gli errori più comuni nell’uso dei contraccettivi
Esistono i classici errori di manipolazione con il preservativo o il diaframma: il preservativo può scivolare se non viene indossato con calma e attenzione, o strapparsi se la dimensione non è corretto o se entra in contatto con le unghie o altri oggetti appuntiti.
E molte persone che usano il diaframma non sanno che non dovrebbe essere rimosso otto ore dopo il rapporto, aggiunge il medico.
Se una coppia fa sesso più volte di seguito, ad esempio la sera e la mattina, allora può anche succedere che lo spermicida, cioè un agente che uccide lo sperma che di solito viene anche applicato, abbia perso la sua efficacia.
I produttori di contraccettivi, infatti, si proteggono da eventuali rogne legali derivanti da gravidanze indesiderate.
Su ogni confezione di preservativo è scritto che la protezione non è al 100%, così come su ogni confezione di pillole, sulle istruzioni per l’uso dei diaframmi e anche sulle istruzioni per la spirale.
Anche con la sterilizzazione si viene sempre informati che può esserci una possibilità residua di gravidanza.
In conclusione, non esiste un metodo contraccettivo che possa garantire una protezione al 100% contro la gravidanza. Sia la pillola anticoncezionale che il preservativo sono efficaci quando utilizzati correttamente, ma nessuno dei due offre una sicurezza assoluta.
Errori umani, come dimenticanze nell’assunzione della pillola o problemi di rottura o slittamento del preservativo, possono contribuire ai rischi residui. È fondamentale adottare una combinazione di consapevolezza e responsabilità.