Secondo giorno in Croazia per Giorgia Meloni, atterrata ieri a Zagabria e oggi impegnata in un vertice con il premier locale Andrej Plenkovic. Un’opportunità per dialogare sul futuro dell’Unione Europea e sulla cooperazione tra i due Paesi.
La presidente del Consiglio si trova nella capitale croata da ieri, giovedì 16 novembre, quando in serata ha partecipato ad una cena con altri leader Ue. Un incontro promosso dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, al quale hanno partecipato anche i presidenti di Polonia e Malta.
Nella conferenza stampa al fianco di Plenkovic, Meloni ha sottolineato che l’Europa “deve ripensarsi per essere in grado di affrontare le grandi sfide che abbiamo di fronte”.
Meloni in Croazia parla della sospensione di Schengen in conferenza stampa con Plenkovic: “Consapevoli delle difficoltà”
Meloni si è detta “contenta di portare la presenza del primo ministro italiano” vent’anni dopo l’ultima volta. Un fatto da lei considerato “inspiegabile“, per la vicinanza “non solo geografica ma anche storica che ci accomuna e per la forza delle nostre relazioni” che sono “eccellenti”.
La leader di Fratelli d’Italia ha poi posto l’accento sulla decisione del governo, messa nero su bianco dal ministro Piantedosi, di inasprire per altri 20 giorni i controlli al confine orientale. La sospensione dell’area Schengen è entrata in vigore lo scorso 21 ottobre.
Siamo consapevoli delle difficoltà soprattutto per le comunità transfrontaliere dal ripristino del controllo dei confini legato alla crisi mediorientale. Abbiamo fatto una scelta transitoria, pronti a riconsiderarla in ogni momento quando le condizioni di sicurezza fossero più chiare e tranquille.
Collegandosi a questo discorso, Meloni tira in ballo il dossier migranti, rivelando che Italia e Croazia sono d’accordo sul fatto che la crisi sia “senza precedenti” e che per questo si debba lavorare sulla dimensione esterna. In questo contesto, aggiunge, “ho sempre trovato grande sostegno” da parte di Zagabria.
Prima si discuteva soprattutto di come risolvere il problema sul nostro territorio, oggi ci interroghiamo tutti insieme come si risolve il problema a monte con una diversa cooperazione con i Paesi africani.
“Accordo con l’Albania molto innovativo e intelligente”
Meloni ha colto l’occasione per tornare sull’accordo tra Italia e Albania in merito alla costruzione di due centri di detenzione per migranti, da lei considerato “molto innovativo e intelligente”.
Mi sembra che sia stato ricevuto con molto interesse dagli altri Paesi europei. Dipenderà dalla nostra capacità di farlo funzionare nel migliore dei modi e penso che possa essere un esempio da replicare. L’Italia ha scelto di essere pioniera in un momento in cui abbiamo bisogno di strade nuove nell’affrontare un problema che sinora non abbiamo gestito nel migliore dei modi.