I casi di Dengue in Italia continuano ad aumentare, per prevenire ulteriori infezioni il Ministero della Salute ha pubblicato una nuova circolare con le misure da adottare e i comportamenti corretti per evitare il contagio. Provvedimenti specialmente riguardo alle zone umide nelle quali proliferano le zanzare e per gli eventi sportivi durante i quali possono verificarsi assembramenti. Ecco cosa prevedono le linee guida e quali sono le regioni più esposte al rischio.

Dengue, aumentano i casi in Italia

I casi da infezione di Dengue continuano ad aumentare in Italia, sono in totale 76,  con persone infette non solo tra coloro che erano tornati da viaggi all’estero in zone a rischio. La malattia in Italia non è endemica, ma attualmente viene definita autoctona, perchè ci sono aree nelle quali si trovano zanzare che potrebbero trasmettere il virus. I sintomi variano, possono anche non comparire in alcuni soggetti mentre in altri pazienti si potrebbero verificare gravi reazioni e complicazioni. Ad esempio sintomi simil influenzali con febbre alta, vomito fino ad arrivare a gravi emorragie.

Il decesso avviene soltanto in pochissimi casi, ma è comunque una possibilità, come dimostrano anche i fatti di cronaca dei giorni scorsi, con una donna di 50 anni morta proprio in seguito all’infezione da Dengue, ma che comunque soffriva già di gravi patologie.  Alla luce di questa emergenza il Ministero della Salute ha divulgato una circolare con le linee guida da seguire per prevenire i contagi e contenere la diffusione di zanzare vettore.

Circolare del Ministero per prevenire contagi da Dengue

La circolare del Ministero della Salute, pubblicata per far fronte all’aumento di contagi da Dengue, informa enti e cittadini in merito alle misure di sicurezza utili per prevenire le infezioni. Specialmente dopo la notizia della morte della donna a Firenze che era tornata da un viaggio in Thailandia.

Il documento è stato divulgato per porre in atto maggiori accorgimenti utili a contenere la diffusione sia delle zanzare che fungono da vettore sia del virus quando in condizioni di rischio. Pertanto le linee guida richiedono particolari attenzioni da parte della popolazione, nelle zone umide e in condizioni di assembramento come ad esempio durante le manifestazioni sportive.

Come sottolinea il ministero, il clima attuale sta favorendo la proliferazione di zanzare, quindi è bene mantenere un atteggiamento preventivo, per limitare le possibili punture da insetti che potrebbero provocare la trasmissione del virus.

Quali sono le regioni più a rischio

Secondo la circolare del Ministero, le regioni in Italia, nelle quali bisognerà fare più attenzione perchè risultano a rischio più elevato di contagio e con più numero di casi accertati da Dengue sono: Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.

In tutte queste aree, specialmente nelle zone umide, occorrerà attuare tutte le misure ambientali di sicurezza per una efficace disinfestazione degli insetti già adulti e la prevenzione delle larve. Quindi la pulizia di acque stagnanti e l’irrorazione con insetticidi. Soprattutto prima di svolgere manifestazioni alle quali è prevista la partecipazione di molte persone, come eventi sportivi.

Si raccomanda inoltre a tutti i cittadini di adottare comportamenti di prevenzione, come ad esempio l’utilizzo di prodotti repellenti anti zanzare e un abbigliamento per quanto possibile coprente e protettivo.

Cosa fare in caso di sintomi da Dengue

Il Ministero raccomanda a tutti, in caso di comparsa di sintomi sospetti da Dengue o ritorno da viaggi effettuati in zone endemiche tropicali, di rivolgersi al proprio medico per richiedere un test di positività. Con la circolare inoltre si ricordano quali sono i segni sospetti che potrebbero essere sintomo di un’infezione.

E cioè: cefalea e febbre elevata che compare improvvisamente, dolori muscolari, vomito, debolezza, eruzioni cutanee o aumento del volume dei linfonodi. Per chi intende intraprendere un viaggio in una delle aree a rischio è inoltre possibile richiedere la vaccinazione preventiva. Disponibile a partire dai 4 anni di età, che protegge da tutti e quattro i sierotipi del virus.