Davide Baiocco, candidato sindaco di Alternativa Popolare a Perugia, affronta il tema della sicurezza, rilanciando la necessità di restituire quella centralità che l’area di Fontivegge merita, essendo un quartiere strategico per la città.
Sicurezza a Perugia, Baiocco (AP): “Voglio il controllo di Fontivegge, metro per metro”
«Negli ultimi anni -afferma Baiocco- abbiamo sentito mille promesse, visti troppi progetti per migliorare la vivibilità di un quartiere così importante per Perugia: a Fontivegge c’è la stazione di Rfi, il Centro direzionale con gli uffici della Regione Umbria, il palazzo dell’INPS, l’Agenzia delle entrate, la Corte dei Conti, il Tribunale per i minorenni, uno studentato, un supermercato Coop. La promessa di una nuova vivibilità è rimasta sulla carta, mentre la delinquenza impazza. A Fontivegge, puoi incontrare il pericoloso e imprevedibile “Joker”, ormai anche di giorno: qualcuno, di recente, è stato più volte ferito con una bottiglia rotta, usata come un coltello, alle tre di pomeriggio. A Fontivegge si ha paura, almeno da dieci anni. L’uscente giunta Romizi, che alle elezioni comunali del 2024 renderà conto ai perugini della sicurezza che non c’è, dovrebbe ammettere: “Scusateci, a Fontivegge abbiamo fallito”».
«Non è più possibile ignorare il fatto che Fontivegge -prosegue Baiocco-, sia un quartiere super strategico per Perugia, porta d’accesso anche per moltissimi turisti. Tuttavia, adesso, visto dove siamo arrivati, occorre velocemente riprenderne il controllo, metro per metro. Lo dobbiamo ai perugini, alle donne che si sentono insicure mentre camminano minacciate dai troppi balordi, agli anziani che non riconoscono più la propria città e vivono Fontivegge con un senso di assurdo spaesamento, alle tante famiglie che, a suo tempo, investirono milioni e milioni di lire per avere un appartamento – oggi svalutato per la metà a causa della non sicurezza dell’area – in quello che era considerato uno dei migliori quartieri della Perugia moderna. Lo dobbiamo ai commercianti che si guardano alle spalle quando abbassano la saracinesca alla sera, così come ai professionisti che escono dai loro studi. Lo dobbiamo pure a quelle postmoderne architetture razionaliste di Aldo Rossi che, purtroppo, oggi si trovano in un ambiente che di vita ordinata e razionale non ha più nulla, lì temendo noi perugini per la nostra incolumità personale».
La testimonianza shock di un residente
Scioccante la testimonianza raccolta da Tag24 nel quartiere perugino da parte di un cittadino esasperato: «La mia famiglia mi scongiura di non parlare di quello che succede nel mio palazzo, dove venivano a bucarsi, a fumare crack… La polizia non arrivava mai… La mia famiglia ha paura non dei tossici ma degli spacciatori che vengono a cercà da me… E so’ cazzi grossi. Per loro è un business… Io non denuncio». A parlare è Giulio, nome di fantasia, 29 anni, residente a Fontivegge.
«Le soluzioni proposte e non applicate o mal applicate -prosegue il candidato sindaco di Alternativa Popolare, Baiocco- sono andate dalla richiesta di una maggiore concentrazione di forze dell’ordine nell’area di Fontivegge, all’uso dell’esercito, agli stanziamenti di soldi pubblici per migliorare la sicurezza dell’area. Qualcosa è andato storto, evidentemente, poiché il problema è sempre lo stesso, almeno da un decennio: Fontivegge è un quartiere non sicuro e che è stato abbandonato allo spaccio di droga e alla violenza dalle istituzioni, Comune per primo».
«La nostra prima proposta -conclude Baiocco- per tamponare la situazione, è di replicare a Fontivegge ciò che il sindaco Stefano Bandecchi ha fatto a Terni: presidiare subito il territorio anche con agenti di polizia privata, in appoggio e strettissima collaborazione con le forze dell’ordine. È una questione di numeri: più operatori della sicurezza, pubblica e non, riusciremo a immettere a Fontivegge, più controlleremo quel territorio con velocità e forza. La nostra è una soluzione già efficace a Terni e concretissima, come è nello stile del nostro coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi. Quindi, in tal caso, è sufficiente copiare. Alle elezioni comunali del prossimo anno, sono sicuro i perugini ci daranno ragione. Noi le chiacchiere le lasciamo agli altri e, appena eletto, mettere in sicurezza il quartiere di Fontivegge sarà la prima cosa che farò perché io amo la mia città».