A Roma, Piazza del Popolo si è colorata di rosso e blu in occasione dello sciopero generale contro la manovra e della manifestazione organizzata da Cgil e Uil. Diverse le iniziative in programma in tutto lo Stivale, con i trasporti che rimarranno fermi dalle 9 alle 13.
Seguendo lo slogan “Adesso basta!”, i lavoratori scendono in piazza dopo il muro contro muro tra governo e sindacati. La manifestazione partirà dal centro nevralgico nazionale di Piazza del Popolo nel primo pomeriggio. Lo sciopero durerà 8 ore per il pubblico impiego, la scuola, l’università e ricerca, la sanità e gli addetti delle Poste.
Dopo la precettazione messa in atto dal ministro Salvini, per il settore dei trasporti lo stop durerà la metà, 4 ore. La mobilitazione indetta da Cgil e Uil si articolerà in cinque giornate, tra scioperi e manifestazioni in 58 piazze e più di 100 presidi a livello territoriale e regionale.
Sciopero generale indetto da Cgil e Uil, l’agenda di una manifestazione che si articola in tutta Italia
Le manifestazioni odierne si terranno tra Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso, Bari e Roma. Previsto nella Capitale l’intervento dei segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. In arrivo da Piazza Barberini anche gli studenti, che hanno organizzato un flash mob sotto il MIUR ripreso dalle telecamere di Tag24.
Di seguito alcune righe del comunicato delle due confederazioni sulle ragioni della manifestazione.
Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Adesso basta!
Oltre allo slogan più ricorrente, a chiare lettere sul palco, ci sono anche tanti manifesti.
Non abbiamo risposte, per questo scioperiamo
Vergogna, taglio fondi disabilità e autosufficienti
Un grande telo ritrae la premier Giorgia Meloni che dice “Cambieremo la Fornero!”, con diverse categorie di lavoratori e cittadini che rispondono “Sì, in peggio!“. Oltre agli iscritti Cgil e Uil, ci sono anche numerosi volontari e cittadini comuni, uniti dalla volontà di boicottare la manovra del governo.
Allestito anche un “cimitero” in rappresentanza dei morti sul lavoro, fatto di decine di croci di legno bianco, con un elmetto da lavoro, rosso o blu, sotto ogni croce.
Landini: “Il governo sta portando a sbattere il Paese”. Bombardieri: “Bisogna avere rispetto dei lavoratori”
Ospiti attesi in piazza, Elly Schlein e Giuseppe Conte non saranno presenti alla manifestazione odierna per il comizio di Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. A riportare l’indiscrezione è il quotidiano La Repubblica, che parla di “altri impegni” per i leader di Pd e M5S.
In arrivo a Piazza del Popolo, Maurizio Landini sottolinea la presenza sua e dei manifestanti in rappresentanza della “maggioranza di questo Paese, di chi paga le tasse e con il lavoro tiene in piedi il Paese e che oggi non viene ascoltato da questo governo”.
In questo modo il governo sta portando a sbattere il Paese e noi non lo permetteremo. Noi a differenza del governo abbiamo in testa di dare un futuro al Paese, ai giovani. Siamo noi che con le nostre tasse paghiamo gli stipendi anche a chi è in politica e nel governo.
Dal canto suo, il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri pone l’accento su chi fa “il bullo istituzionale” e invita al “rispetto dei lavoratori”.
Questa piazza è una risposta democratica di persone che soffrono, che hanno pagato per essere qui. E’ una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale. Bisogna avere rispetto dei lavoratori.