I depositi bancari sono crollati nel corso degli ultimi mesi: è tutta colpa dei Btp? I risparmiatori preferiscono investire in titoli obbligazionari.

Nel mese di ottobre si è registrato un fortissimo calo per i depositi bancari: sono i dati pubblicati dall’Associazione bancaria italiana a confermarlo. Rispetto a due mesi fa, i depositi bancari sono crollati di oltre 25 miliardi di euro, attestandosi ai livelli del mese di luglio. L’incremento registrato nei mesi estivi è stato cancellato. Rialzo per gli investimenti nei bond emessi dalle banche, che hanno segnato un incremento a quasi 240 miliardi di euro.

Il crollo dei depositi bancari è causato dalla preferenza dei risparmiatori per i titoli obbligazionari emessi dal Tesoro? Scopriamolo.

Crollo depositi bancari: i risparmiatori preferiscono i Btp ed i Bot?

Se si effettua un confronto con il mese di settembre dell’anno 2022, notiamo che i depositi bancari sono crollati di quasi 85 miliardi di euro, mentre i bonds bancari sono balzati di quasi 33 miliardi di euro. Il saldo netto per gli istituti bancari italiani è stato di oltre 50 miliardi di euro.

Dove è finita questa liquidità? Una parte di questi soldi è stata utilizzata dalle famiglie italiane per finanziare i consumi, che hanno subito continui rincari. Una parte di questa liquidità è stata utilizzata dalle famiglie risparmiatrici per investire in Btp e Bot. Il calendario delle aste Btp e Bot è ricco di interessanti appuntamenti.

Il mese di settembre per i depositi bancari è andato male, ma ancora peggio è andato ottobre dato che il Tesoro ha emesso la seconda tranche del Btp Valore. Il titolo obbligazionari destinato al mercato retail ha attirato l’attenzione ed i risparmi delle famiglie italiane. Già nel periodo del primo collocamento dei Btp Valore a giugno i depositi bancari erano crollati di oltre 18 miliardi di euro. Gli italiani preferiscono i Btp e sono caccia di un generoso rendimento.

Crollo depositi bancari: è tutta una questione di rendimento

I conti deposito sono prodotti bancari i cui tassi cominciano ad essere generosi e ad attirare l’attenzione dei risparmiatori, ma non basta. I rendimenti dei Btp sono molto più generosi di quelli offerti dalle banche: il tasso medio è inferiore ai 3,6 punti percentuali lordi contro i 4,5 punti percentuali offerti dai titoli obbligazionari statali.

C’è poi un interessante impulso proveniente dalla normativa prevista dalla Legge di Bilancio 2024, che incentiva gli acquisti di Btp. La novità prevede l’esclusione dei buoni fruttiferi postali e dei Btp dal calcolo dell’Isee. Questa interessante novità potrebbe stimolare il maggiore interesse dei risparmiatori verso i Btp ed i Bot.

Crollo depositi bancari: è una buona forma di investimento?

Molti risparmiatori preferiscono investire su strumenti di gestione del risparmio a basso rischio e ad alto rendimento. I depositi bancari consentono di ottenere un rendimento depositando del denaro, che può essere oggetto di prelievo in qualsiasi momento.

Per beneficiare di rendimenti più elevati, è bene investire in conti deposito vincolati, che consentono di lasciare in deposito i risparmi per un certo periodo di tempo per beneficiare di un rendimento più alto.