Il fumo di sigaretta uccide: un’ulteriore conferma arriva dai dati dell’ultimo studio britannico sui morti di tumore nei territori di Regno Unito, negli Usa e nei Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa).
L’indagine è condotta da ricercatori dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), dell’Università Queen Mary di Londra (QMUL) e del King’s College di Londra.
Ogni anno circa 1,3 milioni di persone perdono la vita a causa dei tumori provocati dal fumo di tabacco. Un numero spaventoso, che rappresenta oltre la metà dei morti per cancro ogni anno.
Gli studiosi concludono dunque che il fumo, insieme ad altri fattori di rischio quali alcol, sovrappeso, obesità e infezioni da papilloma virus umano, provocano quasi 2 milioni di morti in totale.
L’ultimo studio sui morti per il fumo: un’abitudine che costa oltre 20,8 milioni di anni di vita
Il fumo di tabacco, secondo i ricercatori, farebbe perdere nel complesso oltre 20,8 milioni di anni di vita. Insieme ai quattro fattori di rischio sopra citati, sono in totale oltre 30 milioni gli anni di vita persi ogni anno.
Soltanto nel Regno Unito si registrano 150 casi di cancro al giorno per questa cattiva abitudine. I Paesi a basso reddito sono particolarmente a rischio: qui i nuovi casi di cancro potrebbero aumentare del 400% nei prossimi 50 anni, passando da 0,6 milioni a 3,1 milioni all’anno.
Ma i Paesi ad alto reddito non se la passano certo bene, e nello stesso periodo rischiano un aumento del 50% dei tumori per il fumo.
“Milioni di vite potrebbero essere salvate”
Ian Walker, direttore esecutivo del dipartimento di politica e informazione di Cancer Research UK, ha parlato di “numeri sorprendenti”, che “mostrano che con azioni su scala globale, milioni di vite potrebbero essere salvate da tumori evitabili“.
Purtroppo, nonostante l’importanza di sensibilizzare sui danni del fumo, il controllo del tabacco risulta costantemente sottofinanziato. Per questo Cancer Research UK ha pronto un manifesto per la Cura e la Ricerca sul Cancro, che sarà presentato il 28 novembre.
L’obiettivo è proporre misure concrete per incentivare l’assistenza e la sopravvivenza al cancro nel Regno Unito, aiutando altri Paesi a salvare più vite.
Per quanto riguarda l’Italia essere un fumatore sarà un vezzo sempre più caro, visti gli aumenti previsti per il 2024 sui costi di sigarette, tabacco riscaldato e trinciato.