Aumentano i casi di febbre Dengue in Italia. Tra le conseguenze del cambiamento climatico vi è infatti anche la diffusione di malattie che tradizionalmente vengono associate ad aree geografiche lontane dall’Europa.

Febbre Dengue in Italia, intervista al virologo Fabrizio Pregliasco

La Dengue è una malattia principalmente trasmessa dalle zanzare, caratterizzata solitamente dall’improvvisa comparsa di febbre elevata, cefalea, dolori muscolari e eruzioni cutanee.

A causa della proliferazione delle zanzare, tra i principali vettori della malattia, si continuano a osservare casi di Dengue sia in individui che sono tornati da Paesi in cui la malattia è comune, sia in persone colpite dalla trasmissione del virus sul territorio italiano, senza necessariamente aver viaggiato in zone endemiche.

Sul tema, Tag24 ha intervistato Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano.

D: Come possiamo classificare questa malattia?

R: E’ una malattia virale a trasmissione vettoriale: solo attraverso la puntura diretta delle zanzare.

D: Se ci troviamo vicino ad una persona con la febbre Dengue, corriamo dei rischi? E’ contagiosa?

R: Nessun rischio, l’importante è che nei dintorni non ci siano le zanzare che prima hanno punto quelle persone che hanno contratto la malattia.

Febbre Dengue in Italia, le regioni più a rischio

D: Quali sono in Italia i rischi di contrarre la febbre Dengue?

R: Si tratta di una malattia che tipicamente non era presente da noi. E’ una malattia che ha quattro sottotipi di virus Dengue e si trasmette solo con le zanzare che fanno da vettori della malattia. Da noi ci sono purtroppo delle zanzare che un tempo non erano coinvolte, le Aedes Albopictus, la famosa tigre. Purtroppo in Italia si stanno vedendo casi a livello locale, anche di persone che non sono state da nessuna parte. C’è una diffusione a livello locale. In particolare in Lombardia, nel Lazio e in Emilia Romagna.

Dengue: sintomi, mortalità e trattamento

D: Quali sono i sintomi, com’è la malattia una volta contratto il virus?

R: Spesso è asintomatica. Possono esserci poi sintomi che somigliano a quelli di un’influenza un po’ pesante con anche nausee o vomito, degli arrossamenti cutanei.

D: Quando può essere letale la febbre Dengue?

R: Nell’1% dei casi può determinare emorragie che possono essere a rischio anche di mortalità. Si tratta di una malattia a diversi livelli, una terribile malattia emorragica.

D: Quando si manifesta la malattia?

R: La manifestazione della malattia si ha circa dopo cinque o sei giorni dopo la puntura.

D: Come prevenire la malattia?

R: Essendo i vettori le zanzare, può capitare se si è in una zona umida, magari, nel verde. Questo non vuol dire che non possa capitare anche in città.

D: Come si cura la febbre Dengue?

R: Non c’è una terapia specifica. Ci sono terapie sintomatiche, quindi eventualmente un sostegno, magari di terapia intensiva sulla problematica anche emorragica. Si va a combattere sintomo per sintomo la malattia con dei farmaci che riguardano quel determinato sintomo.

Il caso della donna morta a Firenze

A Firenze, una donna di 50 anni è deceduta a causa della febbre Dengue contratta durante un viaggio in Thailandia. L’Azienda Sanitaria Locale (ASL) Toscana centro ha reso noto che, dopo l’insorgenza dei primi sintomi, la situazione clinica della donna, che già soffriva di gravi patologie, si è deteriorata rapidamente. Successivamente è stata ricoverata in terapia intensiva presso l’ospedale fiorentino di Careggi, dove purtroppo è avvenuto il decesso. In accordo con i sindaci dei Comuni di Fucecchio e San Miniato è stata disposta un’ordinanza urgente per motivi di sanità pubblica per predisporre una disinfestazione straordinaria nelle aree interessate nel raggio approssimativo di 100 metri dalla residenza e dal luogo di lavoro della donna.

D: Perché, dopo la morte della paziente di Firenze è scattata la disinfestazione?

R: Il fatto è che ci sono dei casi autoctoni e non tutti riusciamo a vederli. Molti sono asintomatici come il covid e quindi le nostre zanzare diffondono la malattia ed è bene che ci sia la disinfestazione. C’è un rischio che possano esserci molte zanzare infette che mantengono una diffusione a livello del territorio.