È morta dopo aver contratto la febbre Dengue, presumibilmente durante un viaggio in Thailandia: protagonista una donna di 50 anni, originaria di Fucecchio, vicino Firenze.

Secondo le informazioni diffuse dall’Asl Toscana centro la vittima era ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale di Careggi, che ora sarà disinfestato da cima a fondo.

Stando alle prime indiscrezioni, la donna soffriva già di altre gravi patologie pregresse.

Febbre Dengue a Firenze, la vittima si è recata al lavoro prima del ricovero

Il quadro clinico si sarebbe aggravato notevolmente nel giro di poco tempo dal manifestarsi dei primi sintomi. Prima di ricoverarsi in ospedale, la vittima era stata al lavoro, presso una conceria di San Miniato, vicino Pisa.

Una sinergia tra i sindaci dei Comuni di Fucecchio e San Miniato ha fatto sì che venisse disposta un’ordinanza urgente per motivi di sanità pubblica.

Predisposta una disinfestazione straordinaria nelle aree limitrofe a residenza e luogo di lavoro della donna, in un raggio approssimativo di 100 metri. Effettuata nella notte tra ieri, giovedì 16 novembre, e oggi, la procedura è continuata anche stamattina.

Il contenuto della circolare del Ministero della Salute sulla Dengue

Una circolare fresca di stampa del Ministero della Salute, inviata a molteplici enti, invita a correre ai ripari sulle misure anti-zanzara. Sono proprio questi piccoli insetti, infatti, a trasmettere la febbre attraverso le loro punture.

Destinatari della circolare sono Regioni, veterinari, istituti zooprofilattici, ma anche federazioni sportive nazionali e l’associazione dei Comuni Anci. Nella comunicazione si sottolinea come “in Italia continuano a palesarsi positività per Dengue”.

Tra i contagiati spiccano “soggetti di ritorno da altri Paesi dove la malattia è endemica”, ma anche “individui che non presentano una correlazione con viaggi in Paesi endemici”. Per questi ultimi si parla di “una trasmissione autoctona del virus”.

Le regioni maggiormente interessate sono “la Lombardia, il Lazio, l’Emilia-Romagna, il Piemonte, il Veneto”. Il diktat ai pazienti è quello di, “in condizione di sintomatologia sospetta“, “rivolgersi prontamente ai medici e/o pediatri di famiglia per le valutazioni di competenza”.

Tra i sintomi della Dengue, spiega il Ministero della Salute, rientrano “febbre elevata a insorgenza improvvisa, cefalea severa e dolore oculare (retro-orbitario), dolori muscolari e articolari, nausea, vomito, linfonodi aumentati di volume, eruzione cutanea”.