Lo avevano promesso in diretta durante la trasmissione di Fiorello “Viva Rai2”. Totti “al bar” e Spalletti al telefono si erano salutati, con un po’ di commozione, e avevano deciso di sotterrare l’ascia di guerra, di rincontrarsi e lasciare alle spalle ogni dissapore. Oggi, giovedì 16 novembre 2023, quella promessa è stata mantenuta, quell’abbraccio tanto agognato c’è stato. Il tecnico della nazionale italiana di calcio e l’ex attaccante della Roma si sono visti all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. d’un tratto sono stati dimenticati i contrasti nati durante l’ultima stagione trascorsa insieme alla Roma, conclusasi nel 2017 con l’addio del capitano giallorosso.

Spalletti al Bambin Gesù parla dell’abbraccio con Totti: “Un gesto che essere un messaggio per un futuro sempre migliore”

Luciano Spalletti ha dedicato l’abbraccio con Francesco Totti e la pace ritrovata ai piccoli pazienti ricoverati al Bambino Gesù:

Le cose non dobbiamo farle per noi ma per gli altri, c’erano moltissime persone che avevano il piacere di questa riappacificazione, ma in realtà non abbiamo mai litigato, ci siamo sempre stimati. E in un’epoca di continui conflitti, dove noi grandi litighiamo spessissimo, ora trovarsi qui insieme, abbracciarsi e donare questo abbraccio ai bambini, attraverso i loro occhi, può essere un messaggio per un futuro sempre migliore.

Spalletti: “Questi bambini ci vedono come dei supereroi”

L’allenatore e l’ex calciatore hanno visitato il reparto oncologico della struttura ospedaliera. Spalletti:

Noi usciamo arricchiti da questi incontri, ogni qualvolta vengo qui – al Bambin Gesù – ho la sensazione di aver donato 1 e ricevuto 1000 perché poi questi bambini ci vedono come dei supereroi, invece sono loro ad avere il superpotere che ci trasferiscono a noi, dell’amore e di quella bellezza che la vita ci dona, e in più impariamo tantissime cose. L’abbraccio è secondario, questa è una giornata speciale soprattutto per i bambini che abbiamo incontrato. Un semplice abbraccio, un semplice sguardo tra di noi è un rapporto che va oltre il calcio, basta questo per essere persone normali come lo siamo sempre stati.