Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha presentato oggi all’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ il ‘Rapporto alla città 2023’, illustrando gli interventi che la sua amministrazione intendono portare avanti nell’ottica di una trasformazione della Capitale. Centrali gli investimenti, che vedono nell’accelerazione per il termovalorizzatore e nel sostegno al progetto dello stadio della Roma due dei punti su cui il primo cittadino sembra insistere con maggior convinzione.
Il ‘Rapporto alla città 2023’ del sindaco Gualtieri: “L’ambizione è cambiare in modo profondo Roma”
Orgoglio e convinzione. Queste le parole con cui si potrebbe descrivere la presentazione da parte del sindaco di Roma Roberto Gualtieri del ‘Rapporto alla città 2023’, il secondo del suo mandato. Orgoglio per la visione e i piani che il primo cittadino e la sua giunta hanno messo in campo per dare una svolta alla Capitale; convinzione perché il sindaco si mostra sicuro che la strada scelta sia quella giusta, mentre espone i piani per la ‘trasformazione’ di Roma.
‘Trasformare’ è, del resto, la parola che giganteggia alle sue spalle sul palco dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’, a indicare i propositi per una ridefinizione a lungo termine delle caratteristiche della città.
“Se lo scorso anno la parola era ripartite, quest’anno è trasformare. La profonda trasformazione impostata nel primo anno è entrata nella fase realizzativa. Un disegno imponente con visione decennale e ambizione di cambiare in modo profondo e tangibile Roma“.
Un disegno che ha anche un obiettivo preciso, che Gualtieri non ha paura di pronunciare ad alta voce: la candidatura di Roma a Expo 2030.
Gualtieri spinge per il termovalorizzatore: “Vantaggi economici e ambientali”
Trasformare significa in primo luogo rimettere a posto ciò che non va. Ne è consapevole Gualtieri – e, anche più di lui, i cittadini romani – che infatti concentra gran parte del suo intervento su uno dei problemi atavici della città: l’emergenza rifiuti.
Dopo anni di imbarazzo, tra discariche a cielo aperto per le vie capitoline, trasformate in una giungla dominata dalla forza devastante di cinghiali a piede libero, spaesati quasi quanto gli abitanti della città, Gualtieri intende lasciare il segno come il sindaco che è stato capace di cambiare davvero le cose. Un processo che passa per un intervento su cui il sindaco si è battuto e si batte da tempo: il termovalorizzatore.
Gualtieri è convinto dei vantaggi che l’impianto porterà alla città, certificati a TAG24 anche dal professor Francesco Lombardi, docente di Ingegneria Sanitaria Ambientale presso l’Università degli studi di Tor Vergata, e sembra impaziente di vederlo all’opera.
“Stiamo pubblicando la gara per realizzare un moderno termovalorizzatore che metterà fine alla vergogna di una città che deve mandare a caro prezzo i propri rifiuti alle discariche e termovalorizzatori di tutta Europa. Sarà un impianto all’avanguardia e sarà il meno inquinante d’Europa e con esso Roma potrà raggiungere l’obiettivo discarica zero”.
A questo impianto, annuncia il sindaco, se ne affiancheranno altri, tra cui:
- due biodigestori, che ricicleranno i rifiuti organici, trasformandoli in biometano – che sarà il carburante dei mezzi di Ama – e in fertilizzante per i parchi;
- impianti per la valorizzazione dei diversi materiali differenziati.
Complessi che, nelle intenzioni del sindaco, saranno operativi entro il 2026 e porteranno benefici non solo ambientali ma anche economici alla cittadinanza, con una riduzione della Tari (la tassa sui rifiuti) da avviare nel biennio 2026-2027.
“I nuovi impianti porteranno anche a una riduzione significativa dei costi di trattamento e un aumento dei ricavi della vendita dei materiali differenziati, con un risparmio netto che arriverà a oltre 100 milioni nel 2028“.
Gualtieri, gli investimenti e lo stadio della Roma: “1322 cantieri ma senza cantieri non c’è futuro”
Dopo aver risolto i problemi, è necessario introdurre quei cambiamenti che possano realmente ‘trasformare’ – di nuovo – il volto di una città. Cambiamenti che necessitano di interventi che, nel caso di una città, prendono il nome di ‘cantieri’, termine che scatena immediatamente disagio e fastidio negli abitanti. Ad eccezione di quelli più anziani, ovviamente.
Gualtieri ne è consapevole ma rivendica la validità della sua scelta, anche quando cita il numero davvero ‘mostruoso’ dei cantieri attualmente aperti nella Capitale: ben 1322.
“Roma è un grande cantiere a cielo aperto con 1322 cantieri pubblici. Una scelta che ha suscitato polemiche, perché molti cantieri hanno un impatto sul traffico e la qualità della vita, ma è una scelta che rivendico. Senza cantieri non ci sono disagi ma non c’è neanche futuro“.
Non faranno più parte di questo numero, quelli riguardanti la sostituzione dei binari della Metro A della Capitale. Gualtieri annuncia, infatti, che i lavori, che non pochi probllemi hanno creato ai pendolari della Capitale, termineranno infatti a dicembre.
Tra questi interventi, un fiore all’occhiello particolare per il sindaco è rappresentato dallo stadio della Roma, grande investimento privato per le casse del comune ma anche prestigiosa opera che darà, per Gualtieri, nuovo lustro alla città sul fronte urbanistico e sportivo a livello internazionale.
“Roma beneficerà dei 570 milioni di euro di investimento sullo Stadio della Roma, non solo un grande impianto sportivo ma anche un intervento senza cubature aggiuntive che concorrerà alla rigenerazione sostenibile di Pietralata”.
Nonostante le polemiche sul progetto, con un dibattito pubblico la cui conclusione è prevista per la fine di novembre, ma che ha visto un comitato particolarmente agguerrito nella sua opposizione all’impianto, il primo cittadino di Roma non nasconde il proprio entusiasmo, augurandosi che la struttura possa ospitare il centenario della A.S. Roma, che verrà celebrato nel 2027.
Anche la sicurezza stradale nel ‘Rapporto alla città 2023’
L’ambizione di fare di Roma una capitale europea finalmente al livello delle concorrenti passa anche per la sua reputazione a livello internazionale. In questo senso, il traffico e la pericolosità delle strade della Città Eterna sono una piaga ben nota anche all’estero.
Oltre 13mila incidenti per un totale di 150 vittime nel 2022 sono i numeri di un disastro al quale Gualtieri intende provare a porre rimedio, annunciando che il 70% delle strade di Roma saranno trasformate in ‘zona 30’ (cioè con un limite di velocità fissato a 30 kmh) entro la fine del suo mandato.
A questo si aggiungono altri interventi, che comprendono l’introduzione di 715 attraversamenti pedonali luminosi e l’installazione di nuovi autovelox, oltre all’entrata in servizio di 800 nuovi agenti della polizia locale che la giunta comunale sta assumendo.
“Non ci riterremo soddisfatti finché Roma non sarà diventata una città a misura di pedone, e il numero degli incidenti gravi non sarà drasticamente ridotto”.
Il Giubileo del 2025 con un investimento di 3,5 miliardi di euro
Grande opportunità di rilancio dell’immagine della Capitale sarà offerta anche dal Giubileo del 2025. Non solo per il lustro di un evento che vedrà gli occhi del mondo puntati su Roma, ma anche per lo stanziamento di fondi speciali che avranno un impatto notevole in termini di ammodernamento e valorizzazione.
Gualtieri è il Commissario Straordinario per il Giubileo e ha annunciato che lo stanziamento previsto è di ben 3,5 miliardi di euro. Una cifra considerevole, che sarà utilizzata per opere di riqualificazione cittadine come:
- 32 progetti di valorizzazione di importanti aree e piazze cittadine;
- 23 progetti di accessibilità e mobilità (tra cui alcuni lavori sulle linee metropolitane);
- 8 progetti di accoglienza e partecipazione (come il nuovo ostello della gioventù e la ristrutturazione dei bagni pubblici);
- 24 progetti nel settore Ambiente e Territorio.
Insomma, al sindaco Gualtieri l’ambizione non sembra mancare e nemmeno le risorse per soddisfarla. Resta da capire se questo basterà a risollevare le sorti di una città che, sin dall’antichità, ha portato al naufragio aspirazioni analoghe a quelle dell’attuale primo cittadino.