Di sicuro bisognerebbe smetterla con l’umanizzazione censuaria del mondo animale. Un esempio su tutti: non esistono pesci ricchi o pesci poveri, come diceva un famoso viticoltore, a parte il colore (bianco o rosso) il vino è solo di due tipi, buono o cattivo. La stessa cosa per i pesci. Nello specifico parliamo di un pesce straordinario dei nostri mari, il muggine, definito in Adriatico come cefalo, che è tutt’altro che povero. Siccome è un pesce popolare e lo potete trovare a prezzi davvero invitanti, viene spesso sottostimato. Invece ha una carne saporita, delicata, ma dai toni accesi. Prima di denigrare chiediamoci come cucinare il cefalo e poi avremo ricche sorprese. 

Come cucinare il cefalo al forno

La carne del cefalo ha un sapore importante, e può essere preparata in molti modi senza farci entrare in difficoltà. La carne del cefalo è ricca di Omega 3 e grassi “buoni”, quindi lo possiamo consumare serenamente e gustarci la bontà che ci offre. Come cucinare il cefalo lo scopriamo con una ricetta semplice: il cefalo al forno. Ecco gli ingredienti:

  • 1 cefalo medio
  • 500 g patate
  • 200 g pomodorini
  • 1 arancia
  • 1 limone
  • Timo e rosmarino
  • Olio EVO

Per prima cosa praticate un taglio sul ventre del pesce ed evisceratelo. Poi, tenendolo sotto il getto dell’acqua ,utilizzando un coltello e lavorando in controsenso, desquamate i fianchi del cefalo. Dopo averlo sciacquato per bene asciugatelo con carta da cucina e quindi mettete nella pancia del pesce due rondelle: una di arancia e una di limone. A piacere potete anche aggiungere un piccolo spicchio d’aglio già sbucciato.

Prendete ora le patate e, dopo averle sbucciate e ben lavate, tagliatele a rondelle sottili. Mondate e lavate i pomodorini e poi tagliateli in due parti. Ora ricoprite il fondo di una pirofila abbastanza grande con uno strato di fettine di patate e sopra posizionatevi il cefalo per poi ricoprirlo di pomodorini. Regolate di sale e pepe e quindi aggiungete anche il timo e il rosmarino e bagnate con un filo di olio EVO. Anche in questo caso, volendo, potete anche inumidire il tutto con poco vino bianco leggero. 

Infornate in forno già caldo a 180° per 20 minuti circa (dipende dalla dimensione del cefalo). 

Come cucinare il cefalo al cartoccio

Un modo interessante per scoprire come cucinare il cefalo è farsi ispirare dalla cottura al cartoccio. Secondo alcuni questa preparazione è quella che riesce meglio a preservare il gusto di questo fantastico pesce dei nostri mari, semplice ma molto saporito.

La prima cosa da fare è mettere della carta forno su di una teglia. Poi prendiamo il nostro pesce e puliamolo ed evisceriamolo come abbiamo già visto. In questo caso la farcitura andrà fatta con un trito di prezzemolo, aglio, timo, rosmarino, sale e pepe. Aggiungete una fettina di limone e bagnate con olio EVO. Posizionate il pesce al centro della carta forno e poi chiudete questa “a caramella”. Quindi avvolgete anche questa con un foglio di carta alluminio. Infornate a 180° per 30 minuti. Una volta passato questo tempo togliete dal forno e aspettate qualche minuto prima di aprire il cartoccio.  

Impanatura che passione

Proprio perché è un pesce “povero” il cefalo è ricco di possibili preparazioni. E allora, come cucinare il cefalo? Ma impanato ovviamente. Procediamo partendo sempre dalla fase della preparazione del pesce: va lavato, eviscerato, squamato ed ancora lavato. Una volta pronto lo si può sfilettare (dai, non è difficile) e ricavare dei filetti che andrete a tagliare in due o tre parti tagliando dal lato più corto.

Sbattete quindi due uova in una ciotola e poi passate il tocchetto di filetto in un piatto dove avrete messo della farina, quindi nell’uovo e infine nel pangrattato. Portate a temperatura l’olio di semi per la cottura e poi immergetevi i tocchetti di filetto lasciandoli cuocere finché saranno dorati da tutti i lati. Importante che la frittura del pesce sia perfetta. Impiattate guarnendo con una fetta di limone.