Sono in arrivo aumenti degli stipendi delle forze armate, della polizia e dei vigili del fuoco per quasi 200 euro in busta paga, dal nuovo contratto 2022-2024. Riparte da questo comparto della Pubblica amministrazione la stagione dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego. Alle divise andranno 1,6 miliardi di euro.

Prima ancora degli aumenti, che scatteranno già a partire dal 1° gennaio 2024, nel cedolino di dicembre arriverà l’una tantum dell’indennità di vacanza contrattuale versata in anticipo per tutto l’anno 2024. Il provvedimento è contenuto nel decreto “Anticipi” (Dl 145 del 2023) che stabilisce per circa 2,5 milioni di lavoratori del pubblico impiego e della scuola incrementi di stipendio in ragione del ritardato rinnovo dei contratti della Pa. 

Aumenti stipendi forze armate, polizia e vigili del fuoco in arrivo quasi 200 euro in più in busta paga da nuovo contratto 2022-2024

Per le forze armate, la polizia e i vigili del fuoco sono in arrivo gli aumenti degli stipendi in ragione del rinnovo del contratto del pubblico impiego del triennio 2022-2024. La stagione dei rinnovi riparte, dunque, da questo comparto sul quale la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, intende ripartire per l’adeguamento dei contratti all’inflazione. In tutto, le risorse stanziate sono pari a 1,6 miliardi di euro per un comparto che conta, complessivamente, circa 430.000 dipendenti. 

Nel dettaglio dei tre corpi, gli aumenti degli stipendi in busta paga saranno distribuiti per gli anni 2023, 2024 e 2025. Per i corpi di polizia, l’aumento per il 2023 è pari a 72 euro (+2,1 per cento), per il 2024 di 132,8 euro (+3,7 per cento) e dal 1° gennaio 2025 di 195,50 euro, pari al 5,8 per cento. 

Aumenti stipendi forze armate, ecco tutti gli importi 

Le forze armate, invece, registreranno un aumento degli stipendi di 74,6 euro relativo al 2023 (pari al 2,1 per cento), di 122,70 euro per il 2024 (pari al 3,7 per cento) e di 187,70 euro dal 1° gennaio 2025, pari al 5,8  per cento. Infine, i vigili del fuoco si vedranno riconosciuti aumenti di 69,20 euro per l’anno 2023, pari al 2,1 per cento, di 119,80 euro per il 2024, pari al 3,7 per cento, e di 179,40 euro dal 1° gennaio 2025, pari al 5,8 per cento. 

Indennità una tantum nel cedolino di dicembre 2023, ecco quanto spetta

Prima degli aumenti dettati dal rinnovo dei contratti del pubblico impiego, anche i dipendenti del comparto della difesa, sicurezza e del soccorso otterranno l’anticipo una tantum dell’indennità di vacanza contrattuale di tutto il 2024 nel cedolino di dicembre 2023.

Il calcolo per determinare l’importo di dicembre si ottiene dall’indennità di vacanza contrattuale per il coefficiente fisso di 6,7 per le tredici mensilità. Di conseguenza, mediamente l’importo che verrà accreditato nel cedolino di dicembre (in pagamento tra il 15 e il 18 insieme alla tredicesima mensilità) sarà di 969,80 euro

Anticipo indennità vacanza contrattuale cedolino dicembre per i dipendenti Pa e scuola

Definiti gli importi dell’aumento una tantum spettante ai dipendenti del pubblico impiego e della scuola nel cedolino di dicembre 2023. Gli importi dipendono, essenzialmente, dal livello retributivo di ciascun dipendente del pubblico impiego che determina in maniera diretta l’indennità di vacanza contrattuale e, quindi, l’una tantum di dicembre. Per fare qualche esempio, a un collaboratore scolastico spetteranno poco meno di 600 euro al lordo, a un operatore del ministero 709 euro, a un assistente ministeriale 872 euro, a un funzionario ministeriale 1.167 euro, a un direttore del ministero 1.940 euro (dirigente di primo livello).

Per la scuola, i docenti di scuola dell’infanzia avranno 1.056 euro, gli insegnanti di scuola di secondo grado 914 euro, mentre i presidi (così come i medici e i dirigenti di secondo livello) avranno in busta paga 1.516 euro. Di media, gli infermieri avranno un accredito di 1.118 euro.