Il responsabile della morte di una folta rappresentanza di gatti nell’isola di Cipro potrebbe essere un ceppo di Coronavirus “felino”. A dare l’allarme i risultati di una ricerca pubblicata su bioRxiv, archivio di articoli scientifici online.
Migliaia di questi piccoli mammiferi hanno manifestato sintomi analoghi: febbre, ventre gonfio e letargia. Una vera e propria esplosione di casi, spiegata a fatica dalla scienza.
Oggi, fatti alcuni progressi, si inizia a parlare di un virus “molto interessante e preoccupante“. A parlarne è Gary Whittaker, virologo presso la Cornell University College of Veterinary Medicine, non coinvolto nella ricerca. Secondo l’esperto si tratterebbe di un caso di coronavirus combinato con pCCoV, un patogeno canino altamente virulento.
Ceppo di Coronavirus nei gatti: c’è da preoccuparsi?
I veterinari di Cipro chiariscono che la malattia non è correlata al Covid-19 e in ogni caso non colpisce gli esseri umani. Questi ultimi hanno già il loro da fare con la variante Eris. Gli scienziati hanno circoscritto il numero di casi a circa 8.000 in tutta l’isola mediterranea.
Ad agosto, il governo cipriota ha dato il via libera all’uso veterinario del farmaco umano SARS-CoV-2 molnupiravir. Bloccando la replicazione del coronavirus, questo medicinale sembra rivelarsi efficace su questa malattia.
E i nostri amici a quattro zampe? Sono da considerarsi in pericolo? Secondo Christine Tait-Burkard, coautrice dello studio e virologa presso il Roslin Institute dell’Università di Edimburgo, il rischio generale per i gatti al di fuori dell’isola rimarrebbe basso.
Come si diffonde il virus tra i felini
Gli esperti sottolineano che la maggior parte dei coronavirus felini infetta l’intestino. Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni lievi, che però sono facilmente trasmissibili da un gatto all’altro attraverso le feci.
Queste infezioni possono mutare nella forma in questione, considerata più pericolosa e denominata virus FIP (FIPV). In questo caso, il virus infetta le cellule immunitarie e provoca malattie gravi. Ma a differenza dei ceppi intestinali, il FIPV di solito non viene trasmesso tra gli animali.