Non ci sta Tajani alle accuse rivolte da Giuseppe Conte nella giornata di ieri in Aula in merito alla posizione dell’Italia sul conflitto israelo-palestinese e decide di rispondere al margine della conferenza sulla campagna di tesseramento di Forza Italia. Il ministro degli Esteri e vicepremier ha parlato anche del salario minimo e delle richieste dell’Europa.
La replica di Tajani a Conte: “Non siamo pavidi”
“Tra le fila del governo non ci sono pavidi” questa è la risposta di Antonio Tajani a margine di una conferenza sul tesseramento in Forza Italia. “Non ho avuto uno scontro” dice il vicepremier “nel governo non ci sono vili o codardi e ricordo a Conte che il governo dal 7 di ottobre non si è più venduto nulla a Israele“. Tajani ha anche ricordato che il picco di armi vendute allo Stato ebraico si è registrato durante i governi guidati da Conte: “O non sapeva quello che faceva o ha la memoria corta“. Ieri il presidente del Movimento 5 Stelle aveva chiesto lo stop all’invio di armi in Israele alla Camera in risposta alle parole di Tajani.
“Sopra i suoi governi” continua Tajani all’indirizzo di Conte “si stava abbondantemente sopra le due cifre per quanto riguarda i milioni di euro, noi siamo impegnati per iniziative per la pace: ieri Meloni ha parlato con Erdogan ed io ho avuto un colloquio con il ministro degli Esteri canadese“. Tajani poi ribadisce: “Stiamo lavorando anche al G7 per la pace, per ora la priorità è recuperare gli ostaggi”.
“Continuiamo a lanciare appelli per non colpire la popolazione civile, ci sono bombardamenti israeliani ma anche missili di Hamas ed Hezbollah che colpiscono i civili: lo ribadiamo, i civili vanno tenuti fuori dalla guerra“. Infine Tajani ribadisce l’importanza del diritto internazionale nel conflitto: “Il diritto internazionale pone dei limiti al contrasto ad Hamas e chiediamo ad Israele di attenersi“.
Salario minimo, il chiarimento di Tajani
Non manca poi un intervento sul salario minimo, argomento di discussione che è stato al centro dei dibattiti in estate. Il vicepremier chiarisce che c’è una proposta di legge di Forza Italia che coincide con quanto proposto dal Cnel che risponde alla normativa comunitaria: “Il nostro Paese non è tenuto a fissare per legge un salario minimo perché la contrattazione collettiva garantisce un salario e una retribuzione superiore“.
Tajani poi insiste sulla proposta di legge avanzata da Forza Italia: “Dobbiamo aggiungere che nella proposta di Forza Italia contiene anche una norma contro i contratti privati: sarà obbligatorio adeguarsi alla contrattazione collettiva. Il testo è a disposizione di tutto il centrodestra e il parlamento“.
La campagna per il tesseramento di Forza Italia
Le dichiarazioni arrivano a margine della conferenza stampa sulla campagna di tesseramento di Forza Italia che ha raggiunto 100mila adesioni. Il vicepremier ha detto che il partito che fu di Berlusconi vive di ottima salute e il tesseramento procede nel migliore dei modi: “Un risultato positivo che ci fa ben sperare in vista delle Europee” ha detto. Dalla prossima settimana ci saranno i congressi provinciali che si svolgeranno nelle prossime settimane. Un primo passo, di fatto, verso le regionali e per le Europee che saranno un banco di prova fondamentale per il partito di centrodestra.