Non solo cani e gatti, il mercato degli animali domestici sta diventando sempre più vario. A dirlo sono i numeri sempre crescenti di padroni di razze esotiche e semi-selvatiche. Con l’introduzione del Decreto legislativo 135/2022 è stata vietata l’introduzione e il commercio nel nostro Paese di alcune specie esotiche. Ma quali razze è permesso tenere in Italia?
Quali animali esotici sono permessi in Italia?
Prima di adottare o acquistare un esemplare di qualsiasi specie animale è bene consultare i CITES, ovvero la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. Inoltre, è meglio consultare il proprio veterinario in merito ai NAC (nuovi animali da compagnia). Ma quali animali esotici sono permessi in Italia?
Il furetto
Fra gli animali esotici spicca il furetto. Questi animali derivano dall’addomesticamento della puzzola europea, pertanto non sono da considerarsi come animali selvatici. Furono i Greci e i Romani ad addomesticare per primi questo animale e sfruttarlo per la caccia al coniglio. Quali sono le caratteristiche dei furetti?
Corpo longilineo, zampette corte e denti robusti tipici dei carnivori. Per questo è necessario che facciano piccoli pasti in maniera frequente. Il loro manto può assumere colori diversi: albino, cioccolato, champagne, marked white (manto bianco con strisce marroni), panda (manto marone con sfumature gialle e muso e zampe beige chiaro), roano (manto metà bianco e metà di altri colori), self (manto nero o grigio scuro) e siamese.
I furetti possono raggiungere i 40-60 cm di lunghezza, mentre il peso nei maschi può raggiungere i 2 kg, nelle femmine, invece, varia fra i 500 g e 1 kg. Hanno un carattere estremamente vivace, curioso e affettuoso. Adorano esplorare e instaurano un profondo legame con i loro padroni.
Il porcellino d’India
Chi non ricorda Rodney, il porcellino d’India del film Il Dottor Dolittle? Questi animali originari dell’America latina, sono socievoli e vivono tranquillamente con i loro simili organizzandosi gerarchicamente. Attenzione però: il gruppo deve essere composto da femmine e un solo maschio, oppure da soli maschi.
Riescono a sviluppare un profondo legame affettivo con il loro umano, salutandolo con squittii e fischi. Non solo, se sono felici fanno dei piccoli saltelli e producono un rumore simile allo scoppiettio dei popcorn. Adorano scavare tane e rifugiarvisi all’interno quando vogliono essere lasciati in pace.
I cincillà
Degli animali esotici sicuramente i cincillà sono i più delicati, ma richiedono allo stesso tempo uno sforzo minimo di cura. Infatti, sono animali molto intelligenti e provvedono da soli alla propria pulizia: basta fornirgli una vaschetta per i bagni di sabbia.
I cincillà hanno caratteri molto differenti. Alcuni amano farsi coccolare, altri invece sono più schivi, ma in generale, adorano saltare. Perciò, è necessario fornirgli una gabbietta ampia con ripiani ad altezze diverse, per permettergli di saltare e ruote per giocare.
Esistono due specie: i Cincillà coda corta, che hanno una coda folta e orecchie piccole. La specie è a rischio di estinzione. I Cincillà a pelo lungo, che hanno orecchie grandi e una cosa lunghissima (30-40 cm).
Testudo hermanni, graeca o marginata
Ebbene sì, le tartarughe sono animali esotici di cui va denunciata la nascita e vanno microchippati, dal momento che è illegale la detenzione di quelle selvatiche. Solitamente si distingue fra testuggini di terra e tartarughe d’acqua. Fra le testuggini esotiche che non è possibile tenere in Italia troviamo:
- La tartaruga raggiata. Originaria del Madagascar, è illegale tenerla in casa in quanto a rischio di estinzione. Il carapace è nero con macchie giallo-arancione dalle quali partono raggi gialli.
- La tartaruga stellata indiana. Questa specie viene dallo Sri Lanka e dalle zone aride dell’India. La specie è inserita nei CITES e ha il carapace nero con macchie simili a stelle.
- La tartaruga sulcata. È fra le specie illegali in Italia, viene dall’Africa ed è molto aggressiva. Ha un carapace brunastro con bordi scuri e pancia avorio.
- La tartaruga leopardo. Anche questa di origine africana, ha il carapace giallo con macchie nere.
Fra quelle che è legale tenere in casa troviamo: la graeca, l’hermanni e la marginata.
Regole e rischi secondo la normativa italiana sulla detenzione di animali esotici
Oltre a capire quali animali esotici sono permessi in Italia, dobbiamo comprendere cosa sono i CITES. È un documento che certifica la tutela di alcune specie animali e ne vieta, eventualmente, il commercio e la detenzione. Si divide in tre allegati:
- Allegato I: specie gravemente minacciate di estinzione. Alla lista appartengono pappagalli, felini maculati, scimmie antropomorfe, elefante africano, tartarughe marine, rapaci, lemuri, mammiferi marini, conchiglie e farfalle. Fra le specie italiane abbiamo il camoscio d’Abruzzo, la lontra comune, la foca monaca e alcune specie di rapaci notturni e diurni;
- Allegato II: specie il cui commercio è regolamentato per evitare lo sfruttamento. L’appendice riguarda le scimmie non comprese nell’Appendice I, i lupi, gli orsi, le lontre, altri felini, zebre, pappagalli, coccodrilli, guanachi, iguane, tucani, varani, cobra, salamandre, farfalle, conchiglie, coralli e storioni;
- Allegato III: specie protette dai singoli Stati per quanto riguarda le esportazioni dai loro territori. Quindi va sempre controllata la lista del Paese nel quale vive la specie.
Inoltre, grazie ai Decreti legislativi 134, 135 e 136 del 5 agosto 2022, coloro che sono colti a detenere animali esotici appartenenti ai CITES saranno passibili di:
- Confisca degli animali
- Condanna penale con arresto fino a 6 mesi
- Sanzione pecuniaria da 20 mila a 150 mila euro
Se invece si è colti a commerciare la specie protetta è soggetto all’arresto da 2 a 8 mesi e a una sanzione pecuniaria fino a 10 mila euro.