“Quando la sinistra non ha delle risposte cerca di tacciare altre parti di politicizzazioni” lo ha detto il presidente dell’Undicesima Commissione Lavoro alla Camera e deputato di FdI Walter Rizzetto a margine dell’evento “Stati generali del lavoro” voluto partito di Giorgia Meloni. Nel corso delle risposte alla stampa si è parlato anche dello sciopero del 17 novembre.
Walter Rizzetto parla della commissione del Lavoro
“La contrattazione collettiva si fa in più soggetti, noi abbiamo cercato contatti con imprese, associazioni sindacati e politica. Dovevamo approfondire l’argomento e lo abbiamo fatto in maniera importante” a parlare è il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, a margine dell’evento ‘Stati generali del lavoro’. Oltre ad essere membro della Camera, Rizzetto è anche presidente dell’Undicesima Commissione Lavoro. A margine dell’evento ha parlato anche il segretario della Cisl Luigi Sbarra.
“Le porte della commissione restano aperte”
Non manca poi un intervento su quello che sta succedendo in questi giorni con lo sciopero del 17 novembre alle porte. Rizzetto dice che se c’è qualcosa da cambiare o migliorare la porta della Commissione resta aperta: “Penso che Palazzo Chigi si è dimostrato aperto al dialogo, registreremo quanto contestato nello sciopero ma tenete conto che nell’evento di oggi parleremo anche di ciò che abbiamo intenzione di fare“.
La risposta all’accusa di Orlando e lo sciopero di domani
L’ex ministro del Lavoro Orlando aveva dichiarato in mattinata che la commissione del Lavoro è politicizzata e bisognerebbe rivederla. Rizzetto risponde a questa accusa dicendo che la sinistra quando non ha risposte urla alla politicizzazione: “Una parte del sindacato ha cercato di politicizzare parte il tema, la presidente della Commissione ha spiegato perché lo sciopero di domani non potrà essere generale. Penso che serva a portare alla normalità quello che sembra uno scontro: lo sciopero generale è un passaggio importante e da parte di un sindacato cercare uno scontro per andare al depotenziamento penso sia qualcosa da fare”.
Infine il presidente della Commissione del Lavoro ribadisce che nessuno vuole vietare lo sciopero di domani ma dice anche che bisogna saper convocare eventi del genere e capire quando è definibile ‘generale’ o meno.