Ad Andria i Carabinieri hanno messo in manette due persone ritenute colpevoli di aver costretto a spacciare un bambino di 9 anni. Il piccolo sarebbe l’incaricato per la consegna materiale delle dosi ai clienti, oltre che per la riscossione dei debiti.

I due arrestati sarebbero i genitori del piccolo, un 50enne e una 35enne del posto. Oltre all’accusa per detenzione, spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e ricettazione, si trova anche quella di sfruttamento di minore, il figlio della donna.

Andria, bimbo di 9 anni costretto a spacciare e riscuotere i debiti

L’ulteriore accusa è stata recapitata all’uomo nel carcere vicino, dove si trova dal luglio scorso. In quel frangente, fu scoperto in flagranza di reato dai carabinieri, i quali hanno poi provveduto a perquisire l’abitazione. Al suo interno sono stati trovati cocaina, materiale da taglio per le dosi e anche diverse armi da fuoco. Nello specifico, due pistole alterate e circa una settantina di munizioni.

La scoperta dello sfruttamento del bambino è stata però molto più recente. Gli inquirenti, mediante intercettazioni telefoniche e pedinamenti alla madre del piccolo, hanno capito come la donna ricevesse ancora precise istruzioni dall’uomo, coinvolgendo anche il piccolo.

Nonostante fosse all’interno dell’istituto penitenziario, l’uomo sfruttava i colloqui garantiti in carcere per consegnare alla donna rigide regole per la modalità di gestione dello spaccio. Secondo coloro che hanno lavorato all’operazione (ribattezzata Croce rossa perché in aiuto verso un minore), la donna avrebbe utilizzato il bambino per non destare sospetti. Al momento anche lei si trova dietro le sbarre, in attesa di processo.

Diversi i precedenti che uniscono spaccio e bambini

Poco più di un mese fa, questa volta a Milano, è finito in manette il padre 19enne di un neonato. L’uomo avrebbe inserito all’interno del pannolino ben 50 grammi di hashish. Le forze dell’ordine milanesi hanno fatto scattare una segnalazione al Tribunale per i minorenni che agirà per prendere una decisione riguardo al neonato.

Nel maggio scorso, a Crotone, lo zio di un bambino delle scuole elementari aveva lasciato 100 grammi di cocaina nello zainetto del nipote. Le insegnanti hanno subito avvertito i Carabinieri che hanno rintracciato e arrestato lo zio, già noto alle forze dell’ordine.