Quali sono i sintomi dell’influenza stagione? Ecco il nemico che torna, un’infezione virale che colpisce ogni anno milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto durante i mesi invernali. Spesso le persone si ammalano a ridosso dei cambi di stagione, quando il clima muta improvvisamente cogliendo impreparate le nostre difese immunitarie. Bisogna sottolineare come, nonostante i sintomi possano sovrapporsi l’influenza sia diversa dal raffreddore comune. Tant’è che l’infezione influenzale è spesso più grave e può richiedere un tempo di degenza prolungata.
Quali sono i sintomi dell’influenza stagionale? La funzione della vaccinazione
L’influenza stagionale può causare febbre, tosse, mal di gola, affaticamento, dolori muscolari e congestione nasale. Solitamente i sintomi tendono a migliorare nel giro di una settimana a patto che il malato si prenda cura di sé riposando e assumendo i farmaci prescritti dal medico di base. La vaccinazione annuale è la misura più efficace per proteggere il proprio organismo dai virus influenzali. Attraverso queste iniezioni è possibile debellare le varianti più comuni e ridurre il rischio di contrarre o diffondere infezioni.
L’aumento della diffidenza durante la pandemia
I vaccini sono sempre stati visti con diffidenza da alcune persone. Non tutti sono a favore di queste pratiche, dubitando della sicurezza e delle modalità di somministrazione. Queste incertezze si sono fortemente sedimentate nel corso del periodo Covid-pandemico cominciato nel 2019. Dal punto di vista scientifico, comunque, i vaccini restano un alleato sicuro ed efficace nella lotta contro le infezioni stagionali.
Istruzioni per la prevenzione
Il lavaggio frequente delle mani ed evitare il contatto ravvicinato con persone ammalate sono comportamenti essenziali per prevenire potenziali contagi. Coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce, invece, restano azioni che il malato dovrebbe sempre curarsi di compiere. Nel periodo di cura e guarigione è importante riposare, idratarsi adeguatamente e consultare un medico in caso di aggravamento dei sintomi.