GMX, acronimo di Global Metro Exchange, è una piattaforma che ha visto la luce nel 2021, andandosi a posizionare in un segmento chiave in ambito crypto, quello della DeFi. La piattaforma, infatti, si propone di agevolare al massimo il trading di derivati, ovvero quei prodotti finanziari che non prevedono il possesso diretto di un asset.

A rendere del tutto particolare la sua proposta, però, è il fatto di proporre i cosiddetti perpetuals, così denominati in quanto, a differenza di altri strumenti finanziari non prevedono una data di scadenza. Una peculiarità che ha fatto del DEX, noto in precedenza come Gambit, un attore molto popolare nell’ambito della finanza decentralizzata.

GMX: di cosa si tratta?

GMX è un exchange decentralizzato specializzato nel trading di derivati, in particolare dei perpetuals. Dopo aver iniziato la sua attività sulla blockchain di BNB, la piattaforma è migrata su quelle di Avalanche e Arbitrum, approfittando nell’ultimo anno della clamorosa caduta di cui è stato protagonista FTX.

Il fallimento dello scambio centralizzato fondato da Sam Bankman-Fried, infatti, ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica i pericoli insiti nel ricorso ai cosiddetti CEX, Centralized Exchange, nei quali è necessario affidare le chiavi private dei wallet, per poter effettuare la compravendita di token.

Di quanto accaduto hanno approfittato quindi gli scambi decentralizzati i quali, a loro volta, non richiedono questo passo preliminare, affidandosi a procedure automatizzate e ai cosiddetti pool di liquidità.

Tra questi DEX, proprio GMX ha avuto una crescita esponenziale in termini di popolarità. Una crescita dovuta ad una serie di notevoli caratteristiche, tra cui anche il livello molto contenuto delle commissioni collegate al trading. Cui si aggiunge la possibilità per gli utenti di utilizzare la leva, ovvero un moltiplicatore grazie al quale è possibile investire anche senza avere grandi capitali.

Come funziona GMX

Il funzionamento di GMX presenta una serie di peculiarità molto apprezzate dagli utenti. Non solo le basse commissioni di trading e la leva finanziaria, che può arrivare a 50, ma anche per il suo modello di trading. Un modello che punta alla massimizzazione dell’efficienza del capitale bloccato nel protocollo al fine di agevolare il trading spot e perpetual.

Diversamente da quanto avviene nella maggioranza dei DEX, GMX vede la presenza di un solo pool di liquidità. Un pool multi-asset noto come GLP che è suddiviso in token large cap e stablecoin.

Se su Arbitrum, i token a grande capitalizzazione sono Bitcoin, Ether, LINK (il token di Chainlink) e UNI (Uniswap), su Avalanche troviamo invece Bitcoin, Wrapped Bitcoin, Wrapped Ether e AVAX, il token di Avalanche.

Chi desidera apportare liquidità a GMX, può a sua volta coniare GLP, il token di sistema, utilizzando all’uopo una delle valute virtuali ricordate. Al fine di riuscire a mantenere la composizione del pool, sono previsti incentivi per i fornitori di liquidità, con un continuo ribilanciamento condotto da coloro che riscattano GLP e dai minatori.

I trader che decidono di aprire posizioni su GMX lo fanno contro il pool, e proprio il risultato delle operazioni va ad influire sul prezzo di GLP. Storicamente, e questo non dovrebbe stupire, i trader perdono più di quanto guadagnano, contribuendo alla fortuna di GLP in termini di quotazione.

Le prospettive per il futuro

GMX ha avuto una grande crescita di popolarità dopo il crac di FTX, come molti altri exchange decentralizzati. Una crescita che è stata favorita anche dalla proposta di un modello di trading a basse commissioni ed estremamente efficiente.

Basti pensare che per poter utilizzare la leva, che è comunque uno strumento estremamente rischioso, gli utenti devono versare lo 0,1% sul valore dell’operazione, un costo quindi inferiore a quello prospettato da molte piattaforme.

Si aggiunge poi la grande semplicità che distingue i DEX, sui quali non occorre alcun tipo di registrazione per poter fare trading. Basta infatti collegare il proprio wallet, senza dover passare per le procedure KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering) tipiche dei CEX.

Il mix tra questi fattori potrebbe quindi agevolare la crescita di GMX come piattaforma di scambio e investimento, oltre a quella del token GLP, che trae la sua forza dalla debolezza storica dei trader. Proprio per questo GMX dovrebbe essere monitorato con attenzione da chi è alla ricerca di asset promettenti.