Oggi 15 novembre 2023 il Premier di Israele Benjamin Netanyahu ha incontrato l’inviato speciale per il Medio Oriente della Casa Bianca, mandato a Tel Aviv dal Presidente americano Joe Biden.

L’incontro tra Netanyahu e l’inviato speciale di Biden

Nella giornata di oggi mercoledì 15 novembre 2023 il primo ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato a Kirya, a Tel Aviv, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Brett McGurk, per la guerra tra Israele e Gaza.

Durante l’incontro Netanyahu ha ribadito a McGurk la necessità di sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza affermando che:

“La liberazione dell’ospedale Shifa dal controllo dell’organizzazione terroristica Hamas indica la capacità e la determinazione di Israele di raggiungere ovunque fino alla completa sradicazione di Hamas”. 

Al meeting erano presenti anche il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, l’inviato speciale per le questioni umanitarie in Medio Oriente David Starfield e l’ambasciatore americano in Israele Jack Lowe.

Guerra Israele-Gaza: cosa è accaduto nell’ospedale di Al-Shifa

La guerra tra Israele e Gaza non si ferma, gli attacchi che dallo scorso 7 ottobre sconvolgono la Striscia, hanno portato distruzione anche negli ospedali, diventati meta di rifugio per la popolazione civile costretta a rifugiarsi dai bombardamenti.

Dopo quello che è accaduto nei giorni scorsi all’ospedale di Al-Shifa a Gaza city, dove in seguito al black out che ha comportato lo stop al funzionamento della struttura, i pazienti sono rimasti senza ossigeno, rischiando la vita, facendo salire il bilancio delle vittime del conflitto.

Oltre al personale dell’ospedale, ai pazienti e ai rifugiati, questa mattina si sono addentrati i soldati dell’esercito di Israele. Le conferme sono arrivate sia da un funzionario della Sanità di Hamas,Youssef Abul Reesh, sia da fonti israeliane. Israele insiste sulla necessità di liberare gli ostaggi e proteggere i pazienti, accusando Hamas di tenere all’interno un numero stimato di circa 250 prigionieri. Le cellule di Hamas rispondono di non aver niente da nascondere.

Nel corso della serata di oggi l’esercito di Israele ha reso noto di aver trovato una base con armi e attrezzature tecnologiche di Hamas nel reparto di risonanza magnetica dell’ospedale Al-Shifa di Gaza city.

Dal Qatar, guerra Israele-Gaza: “Sull’ospedale di Al-Shifa va aperta un’inchiesta internazionale”

Su quanto accaduto agli ospedali nella Striscia di Gaza a causa della guerra tra Israele e Hamas, il Qatar ha espresso la necessità di aprire una “inchiesta internazionale”. Urge una verifica in merito ai raid militari effettuati da Israele sulle strutture sanitarie, in particolare per la vicenda dell’ospedale Al-Shifa, annoverandolo come “un crimine di guerra”.

Il Ministero degli Affari Esteri del Qatar in un comunicato ha ribadito la condanna contro il raid ai danni di Al-Shifa, definendolo:

“Un crimine di guerra e una flagrante violazione delle leggi e degli accordi internazionali. Serve una inchiesta internazionale urgente, affidata a investigatori indipendenti dell’Onu per indagare sul bersagliamento degli ospedali da parte della forza di occupazione israeliana”.

L’esercito di Israele ha ordinato di evacuare tre villaggi nel sud di Gaza

L’esercito di Israele oggi ha ordinato alla popolazione di Gaza che si era rifugiata per scampare alla guerra nel sud del Paese di evacuare la zona che nei giorni scorsi era considerata “sicura”.

I residenti di tre villaggi di Khuzaa, Bani Suheila e Karara hanno ricevuto istruzione dai militari di abbandonare le loro abitazioni per motivi di sicurezza.

Alla popolazione sono stati segnalati due luoghi dove dirigersi: la vicina Khan Yunis, in cui è già molto elevata la presenza degli sfollati, o la zona di Mowasi, vicina al mare. L’esercito ha sparso volantini nel sud della Strisci, facendo temere un’altra operazione di terra.

Guerra Israele-Gaza, l’Onu chiede “pausa umanitaria”: ecco le votazioni degli Stati membri

L’Onu ha tenuto una votazione per la richiesta di una “pausa umanitaria immediata” nella guerra tra Israele e Gaza che continua incessantemente a mietere innocenti vittime.

Con dodici voti a favore e tre astenuti (Russia, Regno Unito e Stati Uniti), il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la richiesta presentata da Malta che prevede:

“Pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi in tutta la Striscia di Gaza per un numero sufficiente di giorni così da consentire l’accesso degli aiuti”.