Dopo l’incontro che si è tenuto ieri a Roma tra il Vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini con UIL e CGIL, in seguito al quale si è disposta la precettazione delle proteste, oggi 15 novembre 2023 c’è la conferenza dei Sindacati.
Sciopero 17 novembre, la precettazione di Salvini e la conferenza dei sindacati CGIL e UIL
L’incontro di ieri 14 novembre 2023 tra Matteo Salvini e i rappresentati di CGIL e UIL ha portato il ministro alla decisione di annunciare la precettazione dello sciopero generale indetto per la giornata di venerdì 17 novembre 2023. Ronzoni (UIL) e Gabrielli (CGIL) dopo il colloquio con il ministro dei Trasporti non hanno nascosto la loro delusione e hanno manifestato il proprio dissenso rispetto alla volontà del Vicepremier della Lega.
Oggi 15 novembre 2023 alle 15: 30 i sindacati di CGIL e UIL hanno tenuto una conferenza stampa sul tema dello sciopero. A presenziare, i segretari generali di CGIL Landini e UIL Bombardieri.
Bombardieri ha commentato l’intento dei sindacati che ha animato la proclamazione dello sciopero affermando che:
“Abbiamo cercato di evitare la polemica, ma è chiaro che quando ci sono degli attacchi così violenti ad un diritto costituzionalmente garantito non possiamo stare in silenzio. I comportamenti di questi giorni per noi sono preoccupanti”.
Landini ha espresso la sua preoccupazione sulle sorti del diritto allo sciopero in Italia dichiarando che:
“Non c’è più il diritto di sciopero soggettivo, questo sta succedendo nel nostro paese. In Germania in questo giorni sta accadendo qualcosa di simile per quanto riguarda i trasporti. Lì nemmeno esiste la precettazione e nessuno ha mai pensato di farla. O in Francia dove ci sono state varie mobilitazioni nei mesi scorsi. Un atteggiamento come questo del nostro paese in Francia e in Germania viene visto come un attentato allo Stato e al diritto delle persone che lavorano, quello di poter scioperare”.
E ha aggiunto che:
“La questione è che le organizzazioni sindacali in quanto rappresentati di milioni di persone e lavoratori hanno il diritto di poter negoziare col Governo e con le controparti. Questo è il punto che oggi viene messo in discussione. Si attaccano i contratti nazionali e anche il diritto allo sciopero. Senza la contrattazione e senza il diritto allo sciopero i lavoratori quali diritti e tutele hanno? Questa non è solo una regressione, è una messa in discussione dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. E non è un caso”.
Bombardieri (UIL)sulla Commissione di Garanzia: “Non è un caso che i membri abbiano avuto esperienze in governi di centro destra “
Il segretario di UIL Bombardieri durante la conferenza stampa dei sindacati oggi a Roma a proposito dello sciopero del 17 novembre e la decisione di precettare da parte del ministro dei Trasporti Matteo Salvini non ha esitato ad esprimere le sue perplessità sulle azioni della Commissione di Garanzia, insistendo sulla provenienza politica di alcuni dei menmbri.
Bombardieri durante la conferenza ha dichiarato che:
“E’ strano che tutti i membri della Commissione abbiano avuto esperienze nel passato con i governi di centro destra, tutti. E’ strano anche che la data delle affermazioni del Ministro Salvini coincida con l’affermazione fatta dalla commissione di garanzia E’ una coincidenza? Sicuramente, ma come diceva qualcuno a pensar male qualche volta ci si prende”.
Bombardieri (UIL) e Landini (CGIL) contrari alla precettazione di Salvini: “Le motivazioni del ministro sono prive di fondamento”
Arrivano chiare e decise le affermazioni di Landini e Bombardieri sulla precettazione dello sciopero indetta dal ministro Matteo Salvini. Bombardieri esprime il suo dissenso sulle motivazioni della precettazione e la sua preoccupazione in merito al diritto allo sciopero affermando che:
“Le motivazioni che portano alla precettazione secondo noi sono prive di fondamento. Se si precetta perché lo sciopero potrebbe avere una grande partecipazione è una motivazione debole. Dire che si precetta per un problema con il turismo non ci sembra una motivazione tecnicamente e giuridicamente inattaccabile. Stiamo verificando con le nostre categorie se ci sono le condizioni e se valuteremo opportuno impugnare il testo della precettazione”.
Sul diritto allo sciopero garantito dalla Costituzione ha aggiunto che:
“Il tema costituzionale come il diritto allo sciopero secondo me dovrebbe essere oggetto di confronto in Parlamento. Il confronto si può fare con tutti ma oggi più che mai una discussione sul diritto allo sciopero deve riguardare il parlamento e non la Commissione”.
Il segretario Landini di CGIL ha commentato la scelta del Vicepremier Salvini così:
“La legge 146 avviene dopo un confronto importante con le organizzazioni sindacali perché prima di essa c’era l’autoregolamentazione degli sciopero garantiti dalle organizzazioni sindacali. Questa legge serve perché nei servizi pubblici essenziali quando fanno sciopero sono comunque in grado di tutelare i dirtti costituzionali. Quando si proclama uno sciopero generale come noi abbiamo fatto, sappiamo che bisogna garantire i diritti essenziali, si creano anche disagi è chiaro, altrimenti non si proclama. Avendo letto le motivazioni che il ministro ha scritto diciamo che non rispondono alla tutela dei diritti delle persone costituzionalmente garantiti”.
Landini (CGIL): “Sotto attacco non i sindacati ma il diritto allo sciopero e la democrazia”
Landini della CGIL alla fine della conferenza stampa parla con i giornalisti e commenta così la precettazione di Matteo Salvini:
“Il Governo ha scelto di andare avanti per la sua strada, minaccia con la precettazione. Cosa mai avvenuta nella storia democratica della nostro paese. Le motivazioni scritte in quella precettazione secondo me sono folli, non c’entrano nulla”.
Il segretario Landini non manca di esternare la sua preoccupazioni sulle sorti del diritto allo sciopero dei lavoratori, tutelato dalla Costituzione, e allarga il discorso sulla necessità di garantire un sistema democratico nel nostro Paese. Alla domanda sul fatto che i sindacati si sentano oggi sotto attacco ha risposto:
“Sotto attacco ci sono i pensionati, i lavoratori, le lavoratrici e i loro diritti. Perché quando intervieni per legge dicendo che una persona non può aderire al diritto allo sciopero sta negando un suo diritto, una sua libertà. Il diritto allo sciopero è previsto nella nostra Costituzione. La Costituzione riconosce che i lavoratori singolarmente sono più deboli nei confronti delle controparti e che questo è un diritto per permettere alle persone di tutelarsi meglio. Questo vuol dire mettere in discussione un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione. Siccome sono i lavoratori e le lavoratrici quelli che pagando le tasse e che tengono in piedi questo paese, questo per noi vuol dire anche un attacco alla democrazia”.
Salvini sulla precettazione dello sciopero: “Soddisfatto della riduzione, ha vinto il buon senso”
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini dopo l’incontro di ieri a Roma con i sindacati di CGIL e UIL, in seguito al quale ha deciso per la precettazione dello sciopero dei trasporti pubblici, riducendolo alla fascia oraria di 4 ore dalle 9 alle 13 di venerdì 17 novembre, ha commentato l’esito della vicenda dichiarando che:
“Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini. Non è messo in discussione il diritto allo sciopero”.