Elf Me arriva su Prime Video a partire dal prossimo 24 novembre regalando così con un mese d’anticipo l’emozione del film natalizio, con Lucky Red co-produttrice insieme a Goon Films che continua sulla falsariga di quanto fatto con “La Befana vien di Notte”. Una favola natalizia dove si provano ad esplorare gli effetti speciali tecnologici e dove la festa più amata dai piccini stavolta dovrà servire a far crescere il piccolo Elia interpretato da Federico Ielapi. Una favola per tutta la famiglia, con il protagonista elfo Trip a cui presta il volto Lillo e la mamma dolcissima di Anna Foglietta a cui fa da contraltare il cattivissimo Claudio Santamaria. TAG24 ha incontrato il cast del film.

Elf Me arriva su Prime Video, trama e recensione del nuovo film natalizio

Elf Me è un film per famiglie, ma quelle che hanno ancora dei ragazzi giovani perché la trama è in linea con gli ultimi film natalizi della Lucky Red usciti al cinema prima con Paola Cortellesi, poi Monica Bellucci ed infine con il bellissimo Babbo Natale dell’indimenticato Gigi Proietti. Un film fatto bene, confezionato con grande qualità da maestranze interamente italiane e che scalderà il cuore dei più piccoli regalando momenti di grande ilarità e crescita. La decisione di toccare tematiche sociali come la dislessia è un ulteriore plus, ma sicuramente ci sono dei grossi limiti per un pubblico più adulto che può risultare a tratti annoiato da una trama priva di guizzi. Un plauso alle scenografie e agli effetti speciali, ma forse si sarebbe dovuto osare qualcosina di più brillante a livello dei principali snodi narrativi. Resta comunque il plauso per aver provato a confezionare una favola natalizia dove c’è della magia con gli effetti speciali.

Elf Me su Prime Video, il video con le parole dei registi Younuts

Un film che come detto ha l’impronta importante di Gabriele Mainetti, qui presente oltre che come produttore anche come autore del soggetto, delle musiche e co-sceneggiatore: “Io insieme a Giovanni Galdoni abbiamo  pensato a questa storia e poi con Mattia Guerra ci è pensato di portare a bordo Leo Ortolani e Marcello Cavalli. La fantasia forse era in uno strato eccessivo di fantasia, che abbiamo ridimensionato con le nostre possibilità. Mio figlio ancora oggi guarda Mamma ho perso l’aereo, quando sono arrivato a fare il regista e produttore ho pensato di farlo in uno spazio nostro. Non funzionano i percorsi imitativi, quindi chi meglio di un fumettista come Ortolani che ha realizzato Rat-Man. Sono persone che non mettono freno alla fantasia”.

La regia è stata però affidata agli Younuts, degli youtuber ormai definitivamente fuori dal piccolo schermo dei pc e pronti a prendere in mano progetti sempre più ambiziosi: “Questo è un film in cui abbiamo messo rimandi a Spielberg e a quella cultura  che  piace a noi  e fa parte della nostra infanzia, è stato bellissimo lavorare con gli vfx e le scenografie sono straordinarie. La parte riguardante la dislessia era già in sceneggiatura, abbiamo pensato che potesse essere bello per i bambini trovare anche questi elementi per far vedere come siano normalità”, anche se oggettivamente dopo i dimenticabili primi 4 film risulta davvero difficile che ci siano produzioni internazionali che ancora danno loro credito. Stavolta però il risultato non è da buttare.

Lillo e il resto del cast

Lillo Petrolo è come detto il grande protagonista nei panni di un Elfo, per lui personaggio nerd fino al midollo entrare in una fiaba è un sogno che si realizza: “Quando mi hanno proposto il film è stato un sogno perché amo davvero questo genere.  Mi hanno detto mi avrebbero truccato e poi al trucco mi hanno detto che avevo già la faccia da elfo. Noto che sia meraviglioso che gli effetti speciali siano realizzati da giovani italiani. Giusto che in italia di iniziano a fare film così”, poi si sofferma sugli effetti speciali “La scena del non io recitavo muovendo le mani, ma è stupendo come in tante scene abbiamo inventato più cose artigianali ad esempio a una certa sono stato tirato indietro a mano da un operatore sul set”. Poi ribadisce come fatto a Lucca Comics nella nostra precedente intervista: “Io ancora oggi amo giocare infatti dipingo a mano le miniature”.

Anna Foglietta da artista impegnata per i diritti civili si sofferma invece su tematiche di maggiore attualità: “Ho sentito lo spirito natalizio, se hai avuto un’infanzia magica te lo porti dentro tutta la vita. Io non faccio davvero fatica, il più grande dice che babbo natale non esiste mentre io continuo a sostenere che esista. Al di là di tutto e della farsa per i figli piccoli di questi tempi in cui si fa fatica a sopportare tutto quello che vediamo aprire una cosa piattaforma e trovare questo mondo è importante. Il Natale che proponiamo ha dei sentimenti che possono anche essere fuori moda”.

Federico Ielapi è il giovane protagonista già apprezzato nel “Pinocchio” di Matteo Garrone, qui la sfida è stata doppia dato che il suo Elia soffre di dislessia e subisce anche atti di bullismo: “È stato molto bello perché non avevo mai lavorato con Younuts e mi hanno fatto sentire a mio agio, così come il cast. Elia è un grande sognatore come me, sono gratis ed è bello farlo. Noi siamo quasi due persone uguali”, sul tema della malattia poi sottolinea “Elia si gestiva la dislessia un po’ da solo, ma ne esce bene perché la sua forza di volontà è più grande di quando pensano. Per quanto possa essere difficile essere bullizzati o essere dislessici dico di non pensare a loro perché se lo fanno è perché sono invidiosi di quanto voi avete”.

Claudio Santamaria è il cattivo del film, ma subito scherza facendo un piccolo spoiler: “Quando c’entra Mainetti sono sempre super naturale lui ti immagina diverso da come sei e ti fa esplorare cose diverse”, sottolineando le precedenti collaborazioni in “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e “Freaks Out”. Poi l’attore continua: “Io interpreto al contempo il massimo della cattiveria e la bontà più pura, forse il messaggio intrinseco è che anche nell’oscurità maggiore può esserci una parte di luce. Fare un cattivo del genere mi ha divertito veramente tanto. Mi sono inventato di farlo parlare in Ciociaro dato che il paese dove abbiamo ambientato il film si trova vicino Roma. Questa è una commedia che si prende sul serio come le grandi commedie internazionali”.