L’esonero di Rudi Garcia ha riportato il Napoli indietro nel tempo, puntando sul glorioso passato che porta il nome di Walter Mazzarri, tornato sulla panchina partenopea a discapito di un tecnico francese “mai amato” come sottolineato dall’ex calciatore di Roma e Napoli Carmine Gautieri.
Intervenuto nella trasmissione “A Tutto Sport” su Cusanonews7, Gautieri ha spezzato una lancia a favore di Garcia, anche se non è mancato qualche appunto sul suo lavoro.
Esonero Garcia, all in su Mazzarri, ma per Gautieri “Garcia non ha potuto lavorare sereno”
Fare come Spalletti, o meglio di lui, sarebbe stata impresa ardua per chiunque. Garcia ci ha provato, ma non ci è riuscito. Complice anche una situazione ambientale non favorevole al tecnico francese. Una cosa non da poco per Gautieri.
D: Come giudichi l’esonero di Garcia?
R: “Penso che la gestione Garcia dopo l’anno di Spalletti, mostra come il francese non sia mai stato amato. Non è stato ben voluto, al netto di una squadra che non sta giocando bene, ma gli stessi giocatori non stanno rendendo così come l’anno scorso. Fare come la stagione dello scudetto sarebbe stato più difficile per chiunque, ma penso che il Garcia uomo sia stato troppo attaccato perché non ben voluto. Io continuo a pensare ancora che sia un buon allenatore”.
D: Se fosse stato lasciato sereno forse avremmo visto un Napoli diverso?
R: “Questo non lo so, ma penso che quando una squadra vince uno scudetto lo fa grazie a un lavoro sinergico. L’anno scorso il Napoli aveva mostrato una crescita pazzesca che ha dato modo la squadra di poter mettere le mani sullo scudetto. Questa cosa che non si è vista con Garcia, le critiche sono arrivate alle prime difficoltà. Contro l’Empoli è arrivata una contestazione che non condivido, al netto della sconfitta contro l’Empoli. Un uomo e allenatore deve essere sempre rispettato, ci ha messo sicuramente il massimo, doveva essere aiutato di più, specie quando ti trovi in una piazza importante come quella napoletana”.
Troppi cambiamenti
Un lavoro difficile quello di replicare l’annata di Spalletti, anche Garcia ci ha messo del suo secondo Gautieri.
D: Forse l’errore di Garcia è stato cambiare troppo?
R: “Sulla gestione penso che il mister qualcosa abbia sbagliato. Giocatori come Kvara e Osimhen devono sempre stare in campo. Contro l’Empoli sei undicesimi sono stati cambiati e non aveva senso, cambiando anche il sistema di gioco rinunciando a uomini come il georgiano e Zielinski. L’errore può essere stato questo, non dare una netta identità alla squadra, continuare con il 4-3-3 invece che optare per un altro sistema di gioco. Garcia ha sbagliato in questo, ma ciò non lo rende un allenatore scarso”.
D: Ora tocca a Mazzarri. Può far bene?
R: “Lui parte con un vantaggio, conosce Napoli. Non dovrà cambiare nulla, rispetto all’anno scorso non ha Kim ma Natan, per il resto è la stessa squadra. Dovrà essere intelligente nel non cambiare nulla. E’ una squadra che deve giocare con il 4-3-3. Deve fare quello che ha fatto Spalletti l’anno scorso, il Napoli ha bisogno di riportare in campo il gioco che conosce. Mazzarri ha una grande opportunità, ritorna in una piazza dove ha fatto molto bene ed è stato amato, prende una squadra campione d’Italia e in Champions, e se riporta in campo quello che si è visto prima, il Napoli può tornare a dire la sua come si deve. Qualsiasi allenatore che subentri dovrebbe seguire i concetti dell’anno scorso, perché c’è pochissimo da toccare, cosa che invece Garcia ha fatto e forse li ha sbagliato”.