A Roma un uomo di 33 anni peruviano ricercato per omicidio con un mandato di cattura internazionale è stato fermato all’Alt della Polizia di Stato durante dei controlli straordinari. L’arresto del soggetto è avvenuto ieri sera, nell’area della stazione Termini. Il 33enne è ritenuto responsabile di aver ucciso una persona in Perù nel 2009.

Roma, fermato uomo peruviano ricercato a livello internazionale

Nel corso della serata di ieri, martedì 14 novembre 2023, diversi membri della Polizia di Stato hanno proceduto, sotto indicazione del commissariato, a compiere dei controlli straordinari presso la stazione Termini di Roma ed è durante tali operazioni che hanno fermato un uomo peruviano ricercato nel mondo.

Su questo soggetto, risultato essere dai controlli degli agenti un cittadino del Perù e verosimilmente da qualche tempo residente in Italia, pendeva un mandato di cattura internazionale. Il mandato era legato ad un omicidio commesso nel suo Paese di origine ben 14 anni fa, nel 2009. Il 33enne è infatti ritenuto responsabile di aver ucciso una persona e di essere poi scappato.

L’uomo però è stato fermato durante i controlli straordinari. Così, dopo tanti anni, è finito il suo lungo periodo di latitanza. I membri della Polizia di Stato addetti ai controlli hanno subito notato che a suo carico c’era un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità peruviane nel 2009, per un omicidio avvenuto quando lui aveva appena 19 anni.

I controlli straordinari di ieri sera sono stati decisi dal commissariato Viminale. Se non fossero state compiute queste operazioni non sappiamo se e quando l’uomo peruviano di 33 anni sarebbe stato fermato. Gli agenti comunque, non appena hanno capito di chi si trattava, hanno proceduto al fermo e all’arresto del soggetto.

L’uomo è finito in manette. Ora per lui è prevista una pena detentiva in carcere di ben 35 anni. Al momento non è chiaro se il 33enne, cittadino del Perù, verrà espatriato o meno. È comunque abbastanza probabile che ciò avverrà e che egli farà ritorno nel suo Paese di origine, dove sconterà la pena per il reato commesso.

Gli ultimi casi

Un caso abbastanza simile si era verificato non molto tempo fa a Milano. Il 9 novembre 2023 era iniziata a circolare la notizia che vedeva al centro l’arresto di un cittadino algerino di 37 anni. Anche in questo caso il soggetto era stato fermato durante dei controlli delle Forze dell’ordine nella metropolitana meneghina.

Gli agenti avevano proceduto con le operazioni di riconoscimento e avevano notato che a suo carico vi era un mandato di cattura internazionale. Egli era accusato di avere legami con le associazioni terroristiche. Nello specifico con l’Isis. L’episodio, che comunque sembra risalire alla scorsa estate, aveva fatto il giro del web e dei social per un particolare motivo.

Nel momento in cui il soggetto era stato fermato, c’erano stati momenti di panico. Il 37enne algerino si era mostrato molto agitato. Aveva ripetutamente gridato l’espressione “Allah Akbar” e aveva cercato di tirare fuori dal suo zaino un coltello con una lama da 12 cm.

Oltre ai controlli straordinari (come quello di ieri sera presso la stazione Termini di Roma) ricordiamo che comunque agenti, esperti e professionisti del settore sono continuamente al lavoro non solo per i individuare possibili minacce per i cittadini, ma anche per scovare criminali che sono ricercati in altri Paesi del mondo e che potrebbero nascondersi proprio in Italia.

Ad esempio ad aprile scorso un ricercato russo era stato fermato a Firenze. Nel 2022 la Corte di Mosca aveva emanato un mandato di arresto tramite estradizione indirizzato alla Federazione russa. Egli era stato ritenuto responsabile di gravi episodi di truffa.

Aveva però deciso di scappare per sfuggire alla pena per lui decisa. Il codice penale russo prevede, per tali azioni illecite, una pena che può andare fino ai 10 anni di carcere. L’uomo era stato individuato in un hotel del centro storico ed era stato fermato dai membri della Polizia di Stato.