Papa Francesco ha tenuto la consueta udienza generale in piazza San Pietro ed è tornato sui temi che popolano l’attualità di oggi. Al centro la guerra, che imperversa in molte aree del mondo. Il Pontefice ne elenca tre, in particolare soffermandosi sul Sudan, realtà spesso trascurata anche dai media.

“Dovunque c’è la guerra, vogliamo la pace. Preghiamo in modo speciale per la martoriata Ucraina, che soffre tanto. Per la pace in Terra Santa, in Palestina, in Israele. Non dimentichiamo il Sudan che soffre tanto. Ci sono tante guerre e ogni giorno qualcuno si prenda tempo per pregare per la pace.”

Papa Francesco: “Dovunque c’è guerra, vogliamo la pace”

Dopo aver effettuato un accorato appello alla pace, il Papa si è rivolto in particolare ad un gruppo presente durante l’Udienza. Nello specifico, il saluto è andato all’Associazione Volontari Italiani del Sangue. Il Pontefice ha ribadito l’importanza della donazione del sangue, un gesto che aiuta a salvare vite umane.

“Il valore etico della donazione del sangue: un gesto che aiuta a salvare tante vite umane“.

Un saluto, infine, anche al gruppo scout dell’Agesci di Foligno, a cui è stato ribadito l’invito a non essere costruttori di muri bensì di ponti.

“Siate coraggiosi protagonisti degli ambienti in cui vivete. Siate soprattutto testimoni gioiosi del Vangelo, costruttori di ponti e mai di muri, mai!”

Tante le guerre citate dal Papa: Ucraina, Israele e Sudan

Il Pontefice non perde occasione per tenere alta l’attenzione dei fedeli verso i conflitti che al momento minacciano la pace nel mondo. Sono tutti in aree diverse del globo, ma tutti causano un gran numero di vittime e soprattutto tanta sofferenza, evidenzia il Papa.

L’Ucraina è ormai da quasi due anni alle prese con l’invasione russa e giornalmente aumenta il numero dei morti e dei feriti che questi incessanti combattimenti stanno provocando. Molto più recente è il nuovo scontro tra Israele e Gaza, anche se di certo non nuovo nel Medio Oriente.

In questo frangente è anche difficile effettuare un computo dei morti e dei feriti perché non sempre le informazioni riescono ad uscire dalla Striscia di Gaza. Infine, il pontefice ha fatto riferimento anche alla situazione in Sudan, con la guerra civile iniziata nello scorso aprile e lontana dal concludersi.