Napoli, le cifre dell’ingaggio di Mazzarri al Napoli. – Tudor, Conte, la suggestione Cannavaro e alla fine… Mazzarri! Il Napoli ha scelto ufficialmente il nuovo allenatore dopo l’esonero di Rudi Garcia e lo ha annunciato nella giornata di martedì 14 novembre. Sarà dunque un Walter Mazzarri 2.0 quello che vedremo da qui a fine campionato, con l’allenatore italiano che ha accettato un contratto di sette mesi con clausola di rinnovo annuale comprensivo di premi. A lui il compito di provare a reagire dopo un inizio di campionato complicato e provare a centrare almeno la qualificazione in Champions League dopo l’ottima annata passata.

L’esonero di Garcia era ormai nell’aria da diverse settimane e la sconfitta interna contro l’Empoli è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un percorso sicuramente non positivo quello dell’allenatore francese, che alla sua seconda esperienza italiana – dopo quella della Roma – non è riuscito a imporre i propri dettami tattici e a plasmare una squadra che ha cambiato qualcosa rispetto alla trionfale annata passata, ma che ha mantenuto la base della rosa. A tentare di rimettere la squadra sulla retta via sarà Walter Mazzarri. Di seguito i dettagli del suo accordo e dell’ingaggio che percepirà il nuovo allenatore del Napoli.

Napoli, quanto guadagna Walter Mazzarri: i dettagli dell’ingaggio

Dopo l’esonero di Rudi Garcia (comunicato ufficialmente soltanto pochi minuti prima dell’ufficialità di Mazzarri), il Napoli ha scelto Walter Mazzarri come successore del francese. Il nuovo allenatore del Napoli ha firmato un contratto di sette mesi (scadenza a giugno 2024 dunque) che gli permetterà di guadagnare un milione netto. Poi, secondo alcune indiscrezioni riportate da “La Gazzetta dello Sport”, nel contratto di Mazzarri ci sarebbe anche una clausola per un eventuale rinnovo annuale a determinate condizioni. Ma quello di Mazzarri non era l’unico nome valutato da De Laurentiis, anzi.

Il presidente del Napoli ha infatti valutato una serie di nomi, ha incontrato diversi allenatori e alla fine ha scelto Mazzarri. Il sogno Conte non era praticabile a campionato in corso per diversi motivi. DeLa ha dunque virato su Igor Tudor, allenatore con idee innovative e che in Serie A ha già fatto bene alla guida del Verona. Dopo l’incontro, Tudor aveva dato la sua disponibilità, ma a determinate condizioni. L’allenatore ex Verona chiedeva tempo e modo per poter portare avanti le sue idee e non voleva essere un semplice traghettatore. De Laurentiis si è così preso una notte di tempo per rispondere e ha poi deciso di virare su Mazzarri, che ha accettato più facilmente il contratto annuale e il ruolo di possibile traghettatore.

Come giocherà il Napoli di Mazzarri

Difficile a oggi dire come giocherà il Napoli di Walter Mazzarri. L’impressione è però che si andrà verso un non stravolgimento tattico, almeno inizialmente. L’allenatore italiano dunque dovrebbe proseguire con il 4-3-3, non stravolgendo meccanismi e idee della squadra. Poi, a partita in corso o in determinate situazioni, non è da escludere che possa tornare alla sua cara difesa a tre, modulo già utilizzato nella prima esperienza napoletana dal 2009 al 2013.

Intanto la sua squadra si preparerà adesso a un trio di partite complicate. Prima la sfida contro l’Atalanta, diretta concorrente per la Champions League. Poi la sfida di Champions contro il Real Madrid e poi la prima al “Maradona” contro l’Inter.