Il rapporto mensile reso noto da Abi, relativo perciò ad ottobre, ha certificato un aumento dei tassi sui mutui stipulati in questo momento. Nell’ultimo mese si è passati da un 4,21% (registrato a settembre) ad un 4,37% in ottobre. In linea generale, un aumento si è verificato anche in relazione al tasso imposto sulle operazioni di finanziamento nei confronti delle imprese. Dal 5,35% di settembre si è passati al 5,45% registrato ad ottobre. Una crescita più contenuta riguarda invece il tasso medio sul totale dei previsti, con un incremento di 0,09% su base mensile.
Tassi dei mutui: si registra un + 4,37% per quelli stipulati a ottobre
La notizia di un innalzamento dei tassi sui mutui riguarda solo quelli stipulati ad ottobre. Solo pochi giorni fa, infatti, era stata confermata la decisione della BCE (la Banca Centrale Europea) di non intervenire sugli attuali tassi. È stato il primo provvedimento in tal senso dopo 10 rialzi consecutivi. Secondo Christine Lagarde però, attualmente a capo della BCE, è improprio fare previsioni riguardo al taglio dei tassi.
Cala l’inflazione ad ottobre in tutta l’area Euro
L’obiettivo primario resta quello di arrivare nel breve termine ad un sensibile calo dell’inflazione. Ad ottobre si è registrato un primo sensibile calo, ma questa prima conseguenza è legata a dati puramente statistici e matematici per il momento. A meno di ulteriori shock, sostiene Lagarde, la previsione è di una continua diminuzione, con l’intento di portarla al 2%.
Non è escluso, però, un ulteriore intervento da parte dell’autorità monetaria europea nel caso in cui il contesto finanziario e geopolitico dovesse nuovamente variare. Il quadro fortemente instabile del momento deriva infatti da una serie di shock che si sono susseguiti in un arco di tempo molto ristretto. Dalla pandemia si è passati alla guerra in Ucraina e al momento al conflitto tra Gaza e Israele, dallo sviluppo ancora tutt’altro che definito.