L’entusiasmo travolgente del Pala Alpitour ha coinvolto l’intera nazionale: Jannik Sinner ha battuto il numero uno al mondo Novak Djokovic alle Nitto ATP Finals. Al quarto tentativo, il tennista italiano è riuscito a battere il tennista serbo (seconda volta in un anno che batte il numero uno al mondo dopo Carlos Alcaraz a Miami). Una prova convincente del classe 2001, che continua a stupire e continuare il suo percorso di crescita. In attesa dell’ultima giornata del girone verde, Jannik Sinner, Novak Djokovic e Holger Rune si giocano le ultime chance per accedere alle semifinali delle Nitto ATP Finals. Al termine della sfida del Pala Alpitour, il tennista italiano ha parlato del suo percorso di crescita, dell’entusiasmo di aver battuto il serbo e della prossima sfida al numero otto al mondo con in palio un posto in semifinale.
Sinner batte Djokovic: “Ora mi sento più vicino a lui”
Nella seconda giornata del girone verde, Jannik Sinner ha battuto Novak Djokovic (Qui la cronaca della partita). L’entusiasmo travolgente del Pala Alpitour ha spinto il numero quattro al mondo a battere il tennista serbo. Una vera e propria impresa, considerando che nei precedenti tre incontri l’italiano aveva sempre perso. Al termine del secondo match delle Nitto ATP Finals, Jannik Sinner ha così commentato la vittoria contro il numero uno al mondo:
“Considerando tutte le circostanze, il fatto di essere a Torino e contro il numero 1, penso che sia una vittoria straordinaria. Anche se avessi perso, sarei stato soddisfatto: era importante stare vicino all’avversario, per pensare di poter vincere anche in futuro. Ovviamente l’atmosfera è stata incredibile: il pubblico mi ha aiutato molto, è un privilegio giocare qua. Sono contento di essere parte di questa atmosfera“.
Come accennato, quella di Torino era la quarta sfida tra i due. Dopo la (doppia) vittoria in finale contro Daniil Medvedev, il tennista italiano è riuscito a battere un’altra sua bestia nera. Una vittoria che dà morale e certifica il grande percorso di crescita compiuto dal 2001 in questo 2023. La prima volta a Montecarlo, nel 2021, non c’è stata storia. Più combattute, invece, le due gare giocate a Wimbledon. Nei quarti di finale del 2022, Novak Djokovic si è imposto in cinque set, rimandando il doppio svantaggio. Nell’ultima edizione, invece, il serbo aveva vinto il tre set. Jannik Sinner ha così commentato le sue sfide contro il numero uno al mondo:
“Quando hai 22 anni puoi solo migliorare e imparare, il mio processo specialmente quest’anno è stato ottimo: ci siamo allenati molto, anche rinunciando a qualche torneo. Questo mi ha aiutato: ora mi sento ancora fresco anche mentalmente, anche perché so che dopo la Coppa Davis la stagione sarà finita. Quest’anno a Wimbledon mi sono sentito vicino a Djokovic anche se ho perso in tre set, mentre l’anno scorso, che mi ha battuto in cinque mi sentivo più lontano. Nel mio percorso non do nulla per scontato, anche nella vita. Non si sa mai cosa può succedere. È un percorso che mi piace fare, non mi pesa svegliarmi e allenarmi: mi alzo con l’obiettivo di migliorarmi. Quando mi alleno sto bene mentalmente: più ho fatto fatica e meglio è. Poi, certo: mi era già successo di battere Alcaraz quando era numero 1, ma questa è diversa”.
“Sono contento di affrontare Rune. Vediamo cosa succede”
Battuti Stefanos Tsitsipas e Novak Djokovic, per Jannik Sinner rimane l’ostacolo Holger Rune. Il talentoso norvegese è l’ultimo scoglio da superare per poter accedere alle semifinali delle Nitto ATP Finals. Il tennista italiano supererà il girone verde in caso di vittoria contro il numero otto al mondo. Jannik Sinner, però, potrebbe anche perdere ma in tre set e sperare che Hubert Hurkacz – subentrato all’infortunato Stefanos Tsitsipas – vinca almeno un set contro Novak Djokovic. L’italiano ha così commentato la prossima sfida contro Holger Rune (che si giocherà giovedì 16 novembre alle ore 21 al Pala Alpitour):
“Forse quello che serve adesso è proprio concentrarmi subito sulla prossima partita: sappiamo che sarà difficile, contro un giocatore che sta giocando molto bene. Sono contento di affrontare Rune, di andare di nuovo in campo con un obiettivo: provare a dare il massimo e vedere cosa succede”.
Inoltre, il numero quattro al mondo è tornato a parlare anche di Novak Djokovic. Il serbo, che ha chiuso l’anno al primo posto del ranking ATP per l’ottava volta in carriera, è sempre il miglior tennista al mondo. Batterlo, però, rappresenta un motivo d’orgoglio importante per il classe 2001. Nella sua intervista post partita, l’italiano ha anche sottolineato il suo percorso di crescita nel corso della sua carriera che lo ha portato a essere il più forte di tutti e di come stia provando ad emularlo:
“Quando lo affronti, vedi la perfezione. È sempre in equilibrio e rende tutto facile. A 22 anni non giocava slice e volée come adesso: questo percorso mi fa capire che è importante vincere una partita, ma anche che ci sono cose da migliorare”.