Tra i prodotti di gestione del risparmio più gettonati dai risparmiatori c’è il conto deposito vincolato. Scopriamo cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi.
Con l’inflazione che “corre” molti risparmiatori sono alla ricerca di validi strumenti di gestione del risparmio che consentano di proteggere i risparmi e il potere di acquisto dei consumatori. Oltre ai prodotti offerti dal gruppo postale, sempre più investitori sono alla ricerca di prodotti bancari remunerativi. Tra questi ci sono i conti deposito, i cui rendimenti sono sempre più interessanti e garantiscono un’ottima protezione.
Rispetto al conto deposito non vincolato, il conto deposito vincolato permette di ottenere un rendimento maggiore e di proteggere i risparmi dall’inflazione.
Scopriamo in questa guida cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi del conto deposito vincolato.
Conto deposito vincolato: cos’è?
Il conto deposito vincolato è un prodotto di gestione del risparmio offerto dalle banche, che consente di depositare somme di denaro per un periodo di tempo prestabilito (“vincolo”).
Durante il periodo di vincolo, il correntista e risparmiatore non può prelevare i fondi depositati, ma ha diritto ad un tasso di interesse più elevato rispetto al conto deposito che non prevede alcun vincolo. Il conto deposito vincolato è uno strumento di gestione del risparmio a basso rischio adatto ai risparmiatori che desiderano accumulare del denaro senza correre significativi rischi.
Non si tratta di un investimento a medio-lungo termine come può essere l’investimento nell’oro, ma di un valido strumento che consente di proteggere i risparmi senza detenerli sul conto corrente infruttifero.
Conto deposito vincolato: come funziona
Il conto deposito vincolato è uno strumento di protezione del risparmio che si distingue per la presenza di determinate caratteristiche. La presenza di un vincolo, ovvero la durata del periodo durante il quale il denaro rimane bloccato sul conto. Il vincolo può variare da pochi mesi a diversi anni.
Solitamente i conti deposito che vantano vincoli più lunghi sono quelli che prevedono un tasso di interesse più elevato e più remunerativo per il correntista. A seconda dell’istituto bancario e delle offerte, sono stabiliti dei limiti di deposito minimo e massimo. Diversi intermediari bancari consentono di rinnovare in modo automatico il vincolo alla scadenza.
L’ammontare di interessi maturati durante il periodo di vincolo è oggetto di tassazione al 26% a titolo di imposta sostitutiva. L’intermediario creditizio trattiene l’imposta e la versa al Fisco.
Prima della scadenza del vincolo è possibile prelevare i fondi con l’applicazione di una penalità o con la perdita di interessi maturati. Le condizioni contrattuali variano a seconda del prodotto offerto dalla banca.
Per l’apertura, la gestione e la chiusura del conto deposito vincolato, la banca potrebbe prevedere l’applicazione di costi aggiuntivi.
Conto deposito vincolato: quali sono i vantaggi?
Il conto deposito vincolato è uno strumento di gestione del risparmio che consente di proteggere i risparmi accumulati. Rispetto ai conti deposito liberi, i conti deposito vincolati offrono tassi di rendimento più elevati. I conti deposito vincolati sono prodotti a basso rischio dato che sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).