Francesco Totti si allontana un ritorno alla Roma. Le parole dell’ex capitano hanno scosso il pubblico giallorosso perché le telefonate tra lui e il club si sono interrotte, sono in tanti che hanno voluto commentare quanto sta accadendo. Umberto Gandini è il presidente della Lega Basket Serie A, ma la sua esperienza nel mondo del calcio è di valore assoluto e tra le altre è stato anche ad della Roma nell’unico anno da dirigente a Trigoria di Francesco Totti accompagnandone anche il ritiro dal campo di gioco. TAG24 ha avuto modo d’intervistarlo in esclusiva a margine di un convegno sullo sport come industria economica e sociale organizzato da Comin e Partners.
Totti ritorno a Roma , l’intervista video all’ex ad giallorosso Gandini
Umberto Gandini commenta le parole di Francesco Totti sul suo mancato ritorno alla Roma e la sua voglia di diventare direttore tecnico a TAG24: “Ho avuto il piacere di conoscere Francesco durante tutta la sua carriera e di lavorarci sia come giocatore nell’ultimo anno in campo che nel suo primo da dirigente. È stato un anno complesso per lui, lo ha anche dichiarato perché non era riuscito a staccare completamente dalla sua vita da calciatore”. Poi riconosce che il ritorno dell’ex numero dieci potrebbe essere un valore aggiunto per il club citando il caso di un altro grande campione tornato nel mondo del calcio dopo diverso tempo: “Quello che Totti può portare è sicuramente una dote di grandissima esperienza, una capacità di relazionarsi con il giocatore di grande importanza e poi indubbiamente un occhio che si è fatto nel corso di 20 e passa anni in campo, che possa essere assolutamente utile, però come lui ha detto, voglio dire, ci sono delle proprietà, ci sono delle persone che prendono delle decisioni e se fino ad oggi non c’è stato il momento, gli consiglio di aspettare, così come è successo per Paolo Maldini al Milan”.
Totti e la voglia di fare il direttore tecnico
Fino a ieri c’era ancora perplessità su quale ruolo Francesco Totti avrebbe potuto avere ed ottenere a Trigoria, con molti che pensavano per lui un ruolo di campo ma comunque di rappresentanza come raccordo tra club e squadra. Una sorta di team manager, ma invece non è così: l’ex capitano ha dichiarato a Nakata in un’intervista registrata in Giappone di volere per lui la carica di direttore tecnico, che nell’organigramma di un club è la seconda carica sportiva operativa più importante forse dopo quella del direttore sportivo. Un ruolo dunque di primissimo piano, ma il suo telefono per ora è spento e per adesso l’unico ritorno atteso è quello con Luciano Spalletti con l’incontro al Bambino Gesù di giovedì pomeriggio.