La tredicesima mensilità rappresenta un aspetto fondamentale della retribuzione annuale dei lavoratori e una delle somme tra le più attese, vista la quasi coincidenza con un periodo di spese particolarmente intenso, come quello natalizio. Caratterizzata da specificità nel settore pubblico e privato, questa gratifica economica viene erogata nel mese di dicembre, seguendo normative e tempistiche particolari. Il suo calcolo, benché basato su principi semplici, richiede una comprensione dettagliata delle varie componenti salariali. Andiamo a vedere come si calcola l’importo netto e lordo della tredicesima 2023.
Tredicesima 2023 nel settore privato e pubblico: tempistiche e modalità di erogazione
La tredicesima mensilità rappresenta un aspetto fondamentale della retribuzione dei lavoratori in Italia. Essa costituisce una parte integrante del salario annuale, prevista dalla maggior parte dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). A differenza della quattordicesima mensilità, presente solo in alcuni settori specifici, la tredicesima è un diritto generalizzato per i dipendenti.
Nel settore privato, la tredicesima viene generalmente erogata intorno alla metà di dicembre, spesso prima dell’ultimo stipendio mensile. Alcune aziende, però, possono scegliere di anticipare questa gratifica o di distribuirla insieme allo stipendio di dicembre, in date prossime al 19 o 20 del mese.
Per i lavoratori del settore pubblico, le modalità di erogazione della tredicesima variano leggermente. Per i pensionati, ad esempio, il versamento avviene generalmente all’inizio del mese, mentre per i dipendenti statali le date canoniche sono il 15 e il 16 dicembre, con possibili anticipazioni in caso di giorni festivi o non lavorativi.
È importante analizzare il calcolo della tredicesima anche per categorie di lavoratori con contratti particolari, come quelli a tempo pieno, part time, colf e badanti. In ciascuna di queste situazioni, il metodo di calcolo può variare leggermente, adattandosi alle specificità contrattuali e alle ore lavorate.
Tredicesima 2023: come si calcola
Il calcolo della tredicesima mensilità si basa sulla retribuzione lorda annua del lavoratore, rapportata ai mesi effettivamente lavorati. Questo importo, tuttavia, non corrisponde all’ordinario stipendio mensile a causa delle deduzioni per contributi previdenziali e fiscali. Inoltre, le detrazioni per lavoro dipendente o carichi di famiglia non sono applicabili su questa gratifica, portando a una tassazione leggermente superiore rispetto agli stipendi ordinari.
Per determinare l’importo della tredicesima, è necessario considerare diversi fattori, come la retribuzione lorda mensile e annuale, il numero di mensilità lavorate, eventuali indennità e scatti di anzianità, e altri elementi che influenzano la retribuzione base, come l’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR), il trattamento di vacanza contrattuale, i terzi elementi e le indennità per la mansione svolta.
La formula base
Il calcolo della tredicesima mensilità si basa su una formula semplice, ma precisa. Essa corrisponde a un dodicesimo della retribuzione lorda annuale, distribuita in base ai mesi di lavoro effettivamente svolti nell’anno. Ad esempio, per un dipendente che percepisce 1.000 euro lordi al mese e ha lavorato per 10 mesi, la tredicesima sarà calcolata moltiplicando la retribuzione mensile per i mesi lavorati, e dividendo il risultato per 12.
Quando matura la tredicesima ed eccezioni
La tredicesima matura durante l’intero anno solare, indipendentemente dalle pause lavorative dovute a ferie, malattia, infortunio, maternità, congedo matrimoniale, cassa integrazione e riposo per allattamento.
Tuttavia, non viene maturata nei seguenti casi:
- Durante il lavoro straordinario;
- Le indennità per ferie non godute;
- I periodi di aspettativa o assenza ingiustificata.
Tredicesima 2023: come calcolare l’importo netto
Dopo aver calcolato l’importo lordo, si procede alla determinazione dell’importo netto. Questo processo include la sottrazione dei contributi sociali, calcolati su diverse aliquote in base all’importo lordo. È importante notare che la tredicesima subisce una tassazione Irpef senza detrazioni, diversamente dallo stipendio mensile, influenzando così l’importo netto finale.
Chi ha diritto alla tredicesima?
La tredicesima mensilità spetta a tutti i lavoratori subordinati, sia a tempo pieno che part-time, inclusi i lavoratori domestici come colf e badanti. Anche i pensionati hanno diritto alla tredicesima, erogata direttamente dall’Inps. I collaboratori e i lavoratori parasubordinati, tuttavia, non godono dello stesso diritto.