Il Ministro Crosetto è stato ospite questa sera del programma Avanti Popolo condotto da Nunzia De Girolamo e andato in onda alle 21:20 su RAI 3. Tra gli argomenti trattati durante il corso della serata, è stata analizzata l’attuale situazione in Medio Oriente. Diversi gli ospiti della puntata, uno dei quali è il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, seguito da Luigi De Magistris, il professor Matteo Bassetti e la psicologa forense presidente del CeSAP Lorita Tinelli.

Avanti Popolo, il Ministro Crosetto intervistato ad Avanti Popolo

Guido Crosetto, Ministro della Difesa, è stato protagonista di un’intervista in merito alla guerra tra Hamas ed Israele, conflitto ormai entrato a far parte della nostra quotidianità. Il politico, che si era già espresso precedentemente in merito alla guerra in Ucraina, ha sottolineato che Hamas non va confusa con la Palestina, in quanto non rappresenta la totalità dell’intera popolazione.

D. (De Girolamo): Hamas e Israele sono parte della nostra quotidianità. Lei è innanzitutto padre di tre bambini, tre ragazzi. È un uomo politico, quindi le chiedo come che effetto fa vedere queste immagini, ma soprattutto come li spieghiamo ai nostri figli, ai quali stiamo lasciando comunque un mondo peggiore?

R. No, riusciamo a spiegarle. Evitiamo molto spesso di fargliele guardare, anche perché le immagini che lei ha fatto vedere oggi sono immagini. Scusatemi se uso un termine molto forte, edulcorate rispetto ad immagini molto più dure, molto più strazianti che sono state quelle dell’inizio di questa guerra. Perché non è che c’è uno scontro tra Israele e Hamas. Ma c’è uno scontro tra Italia e Hamas in cui ci sono migliaia di persone innocenti che diventano vittime. Noi ne abbiamo viste alcune in questi filmati.

Crosetto: “Nella guerra esistono regole che vanno rispettate”

Abbiamo cercato di portare aiuto al popolo palestinese, siamo stati alla prima nazione che ha mandato aiuti grazie a due aerei dell’Aeronautica militare, due C. 130 gli aiuti umanitari. Siamo stati la prima nazione che ha deciso di inviare un ospedale su una nave che è già arrivata in luogo e si sta coordinando per poter operare, proprio per per quelle vittime e stiamo programmando di portare un ospedale su terra e nel fare questa cosa non abbiamo voluto farla solo come Italia abbiamo voluto dire ad ogni nazione siamo. A collaborare con qualunque nazione non deve essere una cosa che fa l’Italia, ma l’Italia inizia una cosa che deve essere fatta da tutte le nazioni.

Bisogna cercare di aiutare queste persone che abbiamo visto e bisogna far finire questo attacco di Israele. Io fin dal primo giorno ho detto noi, Hamas deve essere, deve scomparire come interlocutore di tutte le nazioni. Alla fine le democrazie devono dimostrare la loro differenza rispetto alle organizzazioni terroristiche. Gli Stati democratici di diritto sono una cosa e anche nella guerra esistono delle regole che vanno rispettate.

La Nave Vulcano per aiutare i civili nella Striscia di Gaza

D. Ministro, a proposito della nave vulcano al quale alla quale faceva riferimento della Marina militare, concretamente noi come porteremo il nostro aiuto, è una nave con aiuti sanitari, con medici entreremo nella Striscia per aiutare la popolazione?

R. No, la nave rimarrà al largo e verranno portati i feriti più gravi perché è un mezzo dotato di camere operatorie e di tutti gli strumenti che servono per la diagnosi e dove ci sono delle equipe militari della Marina dell’Aeronautica dell’esercito, dei carabinieri che possono operare, possono stabilizzare i feriti, le situazioni più gravi e poi ritrasportare a terra in altre strutture e capacità operatorie di diagnosi che abbiamo portato più vicino possibile alle persone che ne hanno bisogno, che rischiano la vita per colpe non loro. Io sono appena tornato un’ora fa dagli Emirati Arabi, dopo che si sono sentiti al telefono Muhammad Win Zayed e il Presidente Giorgia Meloni. Stiamo cooperando per per i feriti di Gaza perché gli Emirati arabi erano disposti ad accogliere, a curare 1000 bambini.


La disposizione, i mezzi logistici per portare questi bambini, portarli via da Gaza e in qualche modo far arrivare agli Emirati e si stanno coordinando con lo stato maggiore della difesa italiano insieme a quello deglii Emirati Arabi proprio per per fare questa operazione logistica e umanitaria. La possiamo fare perché fin dall’inizio noi abbiamo mandato in quelle in quelle zone le navi della Marina militare italiana. Perché la difesa italiana ha pensato fin dall’inizio che poteva essere utile per portare in salvo feriti, per portare. In salvo i nostri concittadini, se fosse peggiorata situazione nella zona, quindi fin dall’inizio siamo a disposizione per cercare di intervenire in quello scenario difficile e oggi questa scelta che abbiamo fatto ci mette in condizioni di aiutare ad esempio 1000 bambine.

Il futuro di Gaza e dei Palestinesi

D. A proposito di Gaza e del futuro dei palestinesi, gli Stati Uniti vorrebbero ripristinare sulla striscia il governo dell’Autorità nazionale palestinese, ma Israele è stata nettamente contraria. Allora l’Italia che linea avrà rispetto a questo?


Ma deve in realtà esiste una linea che le Nazioni Unite hanno iniziato a perseguire anni fa, due popoli, due Stati e una linea che è stata rifiutata, che è stata sfortunata perché si è intersecata con la vita di 2 paesi in cui gli statistiche l’hanno voluta e hanno perseguito questa via per un motivo o per l’altro sono scomparsi e va ripristinata. Noi dobbiamo far convivere in quella zona due paesi, due nazioni e due popoli. E mi pare che però una cosa sia chiara a tutti che l’interlocutore del popolo palestinese con cui si può fare un dialogo senza pensare alla guerra può solo essere Al Fatah e non può essere sicuramente Hamas, che ha nel suo statuto la distruzione di Israele.

Antisemitismo a Roma

D. Le le chiedo una cosa, che invece riguarda un po’ lo spettro dell’antisemitismo, perché in Europa è riapparso? Ma purtroppo anche a Roma in questi giorni, sui muri del ghetto ebraico di Roma sono state disegnate delle svastiche. Lei non teme un’escalation anche in Italia, antisemita?

R. Guardi, io spero spero di non sbagliarmi, ma io sono convinto che la madre di alcuni stupidi sia sempre incinta ma siano circoscritti. Ecco che queste persone che pensano che la soluzione dei problemi sia quella, andare in giro a disegnare svastiche e pensare che la loro vita migliorerà. Perché come diceva un vecchio proverbio: fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, e in questo caso mi auguro che non sia neanche un albero, ma che sia un ramoscello che cade perché il nostro paese è un paese che ha insegnato al mondo la sua capacità di rispettare tutti, è un paese che ha avuto una parentesi, quella delle leggi razziali, che ha combattuto da solo verso la quale ha creato gli anticorpi.

Io penso che in Italia ogni popolo, ogni persona, debba sentirsi al sicuro, perché questo non è un paese che odia, è un paese che normalmente è noto per altri motivi. Non sicuramente per l’odio, per poi se c’è una minoranza, beh, la minoranza non la tollereremo, ma sappiamo che una minoranza residua, non diamogli troppa importanza. Spiegare che quelli sono fenomeni da allontanare.