Puntata ricca di ospiti quella di oggi, 14 novembre 2023, a Stasera Italia, programma in onda su Rete 4. Nicola Porro apre con il Ministro per le Riforme Istituzionali Elisabetta Casellati per parlare della Riforma Costituzionale e delle polemiche delle opposizioni.

Il bisogno è semplice: bisogna riformare la Costituzione, riformare il sistema di governo italiano per dare più peso al Presidente del Consiglio. Ma, appena c’è un tentativo di farlo, ovviamente di spara a “palle incatenate” sullo stesso.

Riforma costituzionale, il ministro Casellati: “Ho abbassato la bandierina per venire incontro alle opposizioni”

La ministra è intervenuta come ospite della trasmissione di Rete 4 per illustrare il lavoro svolto nell’ultimo anno sulla Riforma Costituzionale, come, infatti, ha tenuto a precisare:

È da quasi un anno che io lavoro su questo testo e ho sentito tutti. Ho sentito più volte le opposizioni, ho sentito 130 costituzionalisti, sono intervenuti in un convegno al Cnel a parlare circa 30 di varie formazioni giuridiche. Ho sentito tutte le categorie economiche, i sindacati, le persone che chiedevano di parlarmi anche se non avevano una rappresentanza in Parlamento.

Una riforma, quindi, presentata con un testo aperto proprio per essere scritta insieme all’opposizione. Sebbene non poche critiche siano state fatte e si sia passati dall’elezione diretta del Presidente della Repubblica all’elezione del Presidente del Consiglio – fa notare Porro. Sul punto la ministra:

Certamente, perché abbiamo trovato delle resistenze da parte dell’opposizione. […] Proprio per cercare un punto di caduta, nel senso di venire incontro a quelle che erano le istanze, le resistenze, le critiche dell’opposizione, ho abbassato questa bandierina.

Sull’aver sentito anche la Meloni, Tajani e Salvini, la Casellati conferma:

Eravamo tutti convinti che ci fosse un’opposizione costruttiva, non un’opposizione del no sempre e a prescindere dai contenuti. Mi pare che parlino i fatti, nel senso che oggi cosa si dice? Noi abbiamo fatto una riforma che poggia su due punti fondamentali: garantire la stabilità e l’elezione diretta.

Quanto alle prerogative del Presidente della Repubblica, la ministra afferma che non saranno toccate. Dunque in cosa risiede il problema? La questione sta nel fatto che sino ad oggi è il Presidente della Repubblica a nominare il Presidente del Consiglio, così come tutti gli altri tecnici.

Nell’ipotesi della norma anti-ribaltone, abbiamo stabilito che il Presidente della Repubblica o dà l’incarico al Presidente del Consiglio che è stato sfiduciato o che ha dato le dimissioni per motivi personali o può nominare un’altra persona sempre della stessa coalizione che porti a termine il programma che era stato enunciato nel momento in cui il Premier ha ottenuto la fiducia.

Riforma costituzionale, abolizione dei senatori a vita?

Alla domanda del conduttore di Stasera Italia, la Casellati risponde:

Ho dedicato il mio discorso di insediamento alla senatrice Segre – una senatrice a vita. Questo non è per sminuire delle figure che hanno, in realtà, dato lustro al nostro senato, ma è perché il numero dei parlamentari è ridotto tantissimo – perché 200 fanno fatica ad avere delle maggioranze enormi – e dall’altra parte c’è anche la ricerca che tutte le figure al governo abbiano il più possibile una legittimazione democratica.

La critica della Schlein non passa inosservata. Il membro del Pd ha definito la riforma pericolosa e che indebolisce il Parlamento e le prerogative del Presidente della Repubblica.

Ci sono 9 articoli della Costituzione che stabiliscono le prerogative del Presidente della Repubblica e non sono stati toccati. Questa è veramente una colossale bugia. Per quello che riguarda la questione del Parlamento, siccome il premierato portava l’idea che se cade il Presidente del Consiglio, cade anche il Governo, l’abbiamo alleggerita […] dando peso al Parlamento, sarà esso a sfiduciare, sarà quello che deciderà, attraverso il voto, il secondo premier. Il Parlamento potrà anche sfiduciare il premier eletto dal popolo.