Attore, comico e cabarettista. Max Pisu è uno che ha trasformato la magia di una risata in un lavoro per la vita. Da Zelig a Così fan tutte; da Un posto al sole a Don Matteo; passando per trasmissioni sportive come Quelli che il calcio e Controcampo. Tanta televisione, ma anche cinema, radio e tanto teatro nell’arco di una carriera ormai trentennale. Un artista a tutto tondo con il cuore dipinto di bianconero. La sua fede calcistica infatti non l’ha mai tenuta nascosta e adesso si gode il momento della squadra di mister Allegri. Per commentare la stagione della Juventus, la corsa scudetto e il prossimo impegno con l’Inter, Pisu è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Juventus, si accende la corsa scudetto con l’Inter: Pisu a Tag24
Ennesima sosta per gli impegni delle Nazionali, ennesima possibilità di fare un bilancio su quanto visto fino a questo momento. La Juventus non sarà di certo bella, ma vince e probabilmente in questa stagione alla squadra di Allegri questo basta. Le difficoltà, dall’inizio dell’anno non sono mancate e il tecnico si è trovato a dover far fronte a tanti infortuni oltre che a fastidiose situazioni extra campo. Eppure Max è riuscito a fare gruppo, ha difeso i suoi ragazzi nascondendoli dietro a uno scudo d’orgoglio e ha ingranato la marcia non fermandosi più. Senza coppe europee, la Vecchia Signora è obbligata a dare tutto in campionato e la corsa scudetto è più accesa che mai. L’Inter dista appena due lunghezze e dopo la sosta arriva il derby d’Italia. Per commentare la stagione della Juventus, la corsa scudetto e il prossimo impegno con l’Inter, Pisu è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Juventus non gioca un gran calcio, ma vince. Sei soddisfatto così o come alcuni tifosi bianconeri contesti il gioco?
“Sinceramente no, non sono soddisfatto. Oltre alla vittoria sarebbe bello anche divertirsi quando si guardano le partite, che sia allo stadio o davanti alla tv. Il calcio è uno spettacolo, sarebbe bello non annoiarsi. Mi piacerebbe un po’ più di gioco. A volte paragono questa Juve a quella di Trapattoni. Quello era un catenaccio continuo, ma almeno lì quando si prendeva gol, poi teneva il possesso palla. Ora invece mi sembra che ci si faccia prendere a pallonate e ti deve andare bene di non subire gol. È un altro tipo di catenaccio che non mi piace per niente”.
Senza Coppe europee, lottare per lo scudetto fino alla fine è d’obbligo?
“Sicuramente sì, anche se non è la squadra più attrezzata. L’Inter è più forte e questa mi sembra quasi una banalità. Un club come la Juventus però, con l’unico impegno del campionato e malgrado Allegri si nasconda e continui a dire che questa squadra deve lottare per arrivare tra le prime quattro, io penso che voglia sempre vincere e non accontentarsi di un posto in Champions. Quest’anno ha la possibilità di giocarsela, deve arrivare almeno al secondo posto”.
Ma secondo te quella di Allegri è semplicemente pretattica?
“Credo sia una pretattica rivolta solo a sé stesso. Mette le mani avanti in sostanza. Anche perché i calciatori non li carichi di certo così. Penso dovrebbe dire altro, ad esempio che questa sia una squadra che se la può giocare e lottare con chiunque. Sento fare discorsi simili a tutti, anche alle squadre medie, figuriamoci se non lo deve fare la Juventus”.
Mi sembra di capire che non hai grossa stima dell’allenatore…
“No, non mi piace, non mi piace il suo tipo di gioco. Penso che il suo modo di interpretare il calcio penalizzi alcuni calciatori che hanno invece bisogno di entrare in un meccanismo di gioco, tipo Vlahovic o quello che era Dybala. Forse Allegri avrebbe bisogno di un attaccante alla Lukaku, da lasciare lì davanti in attesa di un lancio lungo. Insomma di un centravanti che non necessita di trame gioco particolari per arrivare in porta”.
Al rientro dopo la sosta arriva l’Inter, una gara sentita di cui già si parla tantissimo. Come la vivi?
“L’Inter è un’eterna rivale storica, al di là di qualsiasi cosa. Perdere con la squadra di Inzaghi sarebbe grave, soprattutto per la classifica perché a quel punto i nerazzurri andrebbero a 5 punti. Un pareggio potrebbe già essere utile, forse a tutti e due, la vittoria dei bianconeri sarebbe chiaramente il massimo. Il problema è che la Juventus a centrocampo è messa malissimo, visto che anche Locatelli è malconcio, mentre l’Inter è molto attrezzata. Potrebbero prestarci qualcuno visto che ne hanno in abbondanza”.
Chi gli ruberesti?
“Mi concentrerei sul centrocampo. Andrebbe bene Barella, ma anche Frattesi che è spesso in panchina e si lamenta che sta giocando poco”.
Al momento la lotta scudetto pare coinvolgere solo Inter e Juventus, ma pensi sarà corsa a due o possono rientrare altre squadre?
“Credo che non sarà corsa a due. Il Milan può rientrare, abbiamo visto il suo valore con il Psg. Ma quella di Pioli è una squadra che gioca, se risolve i problemi con i blackout torna in corsa. L’organico più forte però resta quello dell’Inter. Poi c’è il Napoli che ha appena cambiato allenatore ed è un’incognita enorme con Mazzarri. Le due romane invece finora non mi hanno convinto, mi sembrano un po’ in ritardo. Infine l’Atalanta secondo me può rientrare nelle prime quattro”.