Trasmesso in chiaro lunedi 13 novembre e successivamente disponibile su Rai Play, “Una vita sul ring” racconta la storia del grande pugile Nino La Rocca

Cheid Tijani Sidibe, in arte Nino La Rocca, è stato campione europeo dei pesi Welter e il docu-film RAI “Una vita sul ring” racconta la sua storia dentro e fuori dal ring

Trasmesso in chiaro lunedi 13 novembre e successivamente disponibile su Rai Play, “Una vita sul ring” racconta la storia del grande pugile Cheid Tijani Sidibe, in arte Nino La Rocca. Un’esistenza che in molti momenti sembra davvero tratta da un copione cinematografico e che si presta perfettamente ad essere raccontata, tra parole, ricordi e immagini. Il futuro pugile nato a Port-Étienne, Mauritania, il 5 aprile 1959, cresce però prima in Marocco e poi a Parigi. Ma sarà l’Italia che gli darà la gloria. Suo padre, Moussa Sidibe, paracadutista dell’Esercito coloniale francese, era del Mali mentre sua madre Nunzia era siciliana e cos’ la nazionalità italiana gli venne conferita solo nel 1983. Non fu facile ottenerla: La Rocca dovette fare i conti con i lunghi tempi burocrati e svariati ostacoli e se la questione riuscì ad arrivare ad un lieto fino, fu anche grazie al presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, che si occupò della vicenda. Infatti, una intervista rilasciata qualche anno fa alla Gazzetta dello Sport, dichiarò:

“Il match più duro. In tv ripetevo “Pertini pensaci tu”. Un giorno il presidente chiamò in diretta mentre ero da Minà. E al Quirinale mi ha dato i documenti”.

Riguardo l’opportunità di combattere con la casacca azzurra al Mondiali di pugilato, disse invece:

“Ero fiero di questo: quel match l’ho perso male, sì. Ma sono salito sul ring svuotato per i tanti rinvii. Non potevo vincere”.

Amato e contestato, con un invidiabile ruolino di marcia, negli anni ’80 Nino La Rocca è un personaggio anche fuori dal ring, con il grande pubblico che si affezziona a lui grazie alla sua presenza televisiva in programmi come la Domenica Sportiva. Ma la sua storia – anzi, dove La Rocca farà “la storia” del pugilato – è sul ring. Ed infatti la produzione segue e racconta i quattro incontri “capitali” della sua carriera, partendo da quel 1983 quando La Rocca vince la semifinale dei mondiali ai danni di Bobby Joe Young. Poi la narrazione si sposta all’anno successivo, a quel 1984 quando verrà sconfitto da Donald Curry. Ma in quell’anno, non ci sarà solo quel boccone amaro. Sempre nel 1984 infatti la sconfitta contro Gilles Elbilia lo priverà del’Europeo. Si arriva così al 1989, al grande finale, quando batte Kirkland Laing e conquista il titolo di campione europeo dei pesi Welter nel 1989. Attorno a questi quattro cardini incentrati sulle sue imprese sul ring, la macchina da presa racconta tutto di Nino: la sua fede, le sfide non solo sportive, scrivendo quel grande racconto dove la nobile arte del pugile diventa – ancora una volta – metafora della vita.

“Una vita sul ring”, il docu-film sulla vita del pugile Nino La Rocca è ora disponibile su RaiPlay

Dopo essere stato trasmesso in secondo serata lunedì 13 novembre su Rai 3, il documentario è disponibile in streaming sul RaiPlay. “Una vita sul ring. Nino La Rocca” è una produzione Event Horizon e prodotto da Rosa Chiara Scaglione insieme a Rai Documentari. Il documentario è stato da Federica Cunego, Luca Lancise, Rosa Chiara Scaglione, Federico Sisti. Alla regia troviamo Luca Lancise e Federico Sisti. Ad accompagnare Nino La Rocca, oltre alle importanti immagini di repertorio, ci sono i tanti compagni di viaggio del suo lungo percorso, dai pugili ai promoter, passando per i giornalisti che raccontarono “in diretta” le sue gesta: Paolo Celano, Angelo Malvaso, Fausto Narducci, Carlo Russolillo, Dario Torromeo.