La vicenda che arriva da Bolzano non può che far sorridere, ma guardando alla pena a cui potrebbe andare incontro l’uomo in questione, forse, non più tanto. Nella città trentina era in corso l’esame teorico per la patente ed uno dei candidati è stato sorpreso a imbrogliare. Nello specifico, l’uomo stava utilizzando un micro-auricolare per poter comunicare e farsi suggerire le risposte corrette per ottenere l’agognato foglio rosa.
Sul posto, però, erano presenti in borghese degli agenti di Polizia, che lo hanno subito individuato. Il candidato, tuttavia, non avrebbe ammesso quanto accaduto ma ha scelto di ingoiare il mini auricolare.
Bolzano, candidato alla patente ingoia l’auricolare: accompagnato in ospedale per una radiografia
Gli inquirenti, perciò, sono stati costretti ad accompagnare l’uomo in ospedale. Gli accertamenti del caso, una radiografia per la precisione, hanno permesso di individuare lo strumento auricolare all’interno dell’apparato digerente.
Questa bravata, tuttavia, potrebbe costare cara all’uomo. Ora è stato denunciato per il reato di presentazione di esami opera di altri e falsità ideologica per induzione. La pena prevista va dai sei mesi ad un massimo di due anni. La legge in questione è in vigore dal lontano 1925: non essendo però mai stata abrogata, è lecito farvi appello, come in questo caso.
Diversi i tentativi di imbroglio negli esami: dal telefono alla fotocamera
Quanto accaduto a Bolzano non rappresenta un unicum tra i fatti di cronaca riguardo a tentativi, quasi sempre scoperti, di copiare. Rimanendo con l’attenzione rivolta all’esame della patente, lo scorso anno gli agenti della Polizia erano intervenuti in una scuola guida a Napoli, dove era stato denunciato un uomo accusato di copiare tramite l’uso dello smartphone.
In seguito a controlli più approfonditi, sono stati rinvenuti diverse apparecchiature informatiche usate anche dai gestori con il fine di promuovere in maniera illecita il conseguimento della patente: l’attività commerciale è poi stata sottoposta a sequestro.
Il telefonino è il principale strumento utilizzato per copiare e ciò avviene anche all’interno degli istituti scolastici. Nello specifico, uno dei casi più eclatanti è avvenuto nella scuola abruzzese di Sulmona, dove un maturando è stato visto copiare: immediatamente annullata la prova di maturità, il ragazzo in questione è stato bocciato.