Tutti i giorni la stessa storia! Ogni mattina, dall’inizio delle lezioni fino al suono finale della campanella, studenti delle scuole superiori, moltissimi minorenni, fanno dirette su TikTok. Tralasciando il fatto che il social network cinese, così come le live, sono destinate a un pubblico maggiorenne (anche se il dettaglio non è di poco conto ma pare non sia il principale), non è possibile che scorrendo le dirette su TikTok si incappi continuamente in ragazzini che posizionano il cellulare sul banco e, guardando in camera, rispondano ai commenti, cantino, obbediscano alle richieste previste da una determinata challenge.

Studenti minorenni ogni mattina in diretta su TikTok in classe mentre i prof spiegano. Come mai nessuno se ne accorge?

Gli studenti si dedicano a TikTok con nonchalance, come se fosse la cosa più normale del mondo. E non lo è! Non è normale che durante la lezione in classe, mentre il professore di turno spiega o interroga, i ragazzi leggano i commenti, parlino con gli utenti che scrivono, cantino. Tag24.it da tempo sta segnalando il fenomeno e continuerà a farlo fino a quando non verranno presi provvedimenti. Come lo ha scoperto la nostra redazione così non può passare inosservato agli occhi di genitori, professori e dirigenti scolastici.

Il video che potete vedere di seguito mostra cosa accade la mattina nelle classi di molte scuole italiane durante le lezioni in classe. Tutti i giorni è la stessa storia!

E’ così difficile impedire l’uso del cellulare in classe? Gli adulti che dovrebbero far rispettare le regole sanno quello che fanno i ragazzi a scuola o si girano dall’altra parte?

A queste domande Tag24.it proverà a dare risposte.

Intanto si ricorda che il 20 dicembre 2022 il ministero dell’Istruzione  del Merito diffondeva una circolare, firmata dal titolare del Dicastero Giuseppe Valditara, e che ribadiva:

È confermato il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007″.