Davide Casaleggio, figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle, non perde occasione per attaccare la creatura del padre. In particolar modo, la critica è rivolta alla perdita di quelli che erano i connotati originari del movimento, il voto dal basso e la partecipazione di tutti. Non manca, però, la stoccata anche a Giuseppe Conte.
“Si è fatto votare come mono candidato. Una cosa che nessun partito ha mai fatto in Italia, ma neanche in Europa, quella di avere un unico candidato alla leadership. Significa che non c’è più partecipazione dal basso e il dramma è che si sta ripetendo.
Ogni volta che per una regione si cala un nome dall’alto, buono o cattivo che sia, si sta dicendo che gli iscritti non devono più partecipare, non hanno voce. Una volta erano migliaia di persone a decidere, oggi sono 3 o 4. Fra l’altro, non si capisce il perché di queste scelte visto che alle elezioni hanno sempre perso. Uno dei motivi per cui è nato il M5s era quello di portare la gente a votare e di riportare a votare chi aveva disertato le urne. E invece…”
Davide Casaleggio: “Io non conoscevo gli iscritti, tutte le persone elette sono state veramente elette dal basso”
Casaleggio Junior, inoltre, prosegue ribadendo la ferma differenza tra questo movimento e quello degli inizi, dove gli iscritti avevano davvero potere decisionale.
“Io non conoscevo gli iscritti, né conoscevano Beppe, nessun amico d’infanzia, nessun nepotismo. Tutte le persone elette sono state veramente elette dal basso. Alle ultime Europee abbiamo avuto 5mila persone candidate e oltre 100 mila persone che hanno deciso chi tra quelle 5 mila si poteva candidare. Cittadini davvero scelti da altri cittadini. Ora questo non succede più.”
Nessuna chiusura totale ad un futuro con Di Battista
Il figlio del co-fondatore di del Movimento non esclude nettamente un’entrata in politica, anche se al momento è esclusa. Anzi, si invitano i dirigenti ad un cambio di nome dal momento che questa creatura non è più la stessa delle origini.
“Oggi è un Movimento che si basa su piedi d’argilla, non ha più fondamenta, così non va da nessuna parte. Oggi i Cinquestelle dovrebbero darsi un’identità nuova e dare un nome nuovo a questa creatura.”
L’ipotesi di una discesa in campo non è però così remota perché dichiara di essere costantemente in contatto con Alessandro Di Battista, certamente il nome più illustre uscito dal Movimento. A precisa domanda, Casaleggio chiosa: “Vedremo cosa succederà in futuro”.
Certamente un passaggio chiave saranno le prossime elezioni del 2024, le europee, con Conte che sta lavorando ad un campo largo con il Partito Democratico di Elly Schlein.