La guerra in Ucraina prosegue sui campi di battaglia e la fine sembra essere tutt’altro che imminente. Nei giorni scorsi si era vociferato di un nuovo pacchetto di sanzioni da attuare contro la Russia, per ammissione della stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Quest’oggi è però l’Ungheria a frenare, dichiarando come sarebbero inutili e dannose. Non si tratta di un dietrofront da poco considerando che l’unanimità nelle decisioni di questo tipo è necessaria.

A riportare le perplessità di Budapest è Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese, che si rifà alle parole de ministro degli Esteri:

“Il ministro (degli Esteri, Peter Szijjarto, ndr) ha sottolineato la necessità di rivalutare le politiche dell’Ue e le conseguenze delle sanzioni esistenti, mettendo in discussione la logica di discutere ulteriori misure senza un’adeguata valutazione e responsabilità.

Sottolineando la mancanza di un’analisi esaustiva degli effetti delle precedenti sanzioni e l’uso inefficiente di oltre 80 miliardi di aiuti finanziari all’Ucraina, il ministro Szijjarto ha affermato che le sanzioni non solo non sono riuscite a indebolire la Russia o a portare la pace ma hanno anche danneggiato l’economia europea“.

Guerra in Ucraina, Ungheria: “Nuove sanzioni alla Russia sarebbero inutili e dannose”

La dichiarazione del portavoce fa seguito a quello che è stato l’intervento del ministro ungherese nella fase di discussione a Bruxelles in merito al dodicesimo pacchetto di aiuti che potrebbe essere approvato.

“Non siamo ancora disposti ad affrontare i danni causati dalle sanzioni all’economia europea e la misura in cui queste non hanno raggiunto i loro obiettivi.”

Parallelamente, è la stessa Ucraina a chiedere un maggiore dispiegamento di fondi. Le richieste arrivano dallo stesso ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha evidenziato come l’aiuto dell’Ue sia necessario per permettere il prosieguo della guerra e come, soprattutto, il successo ucraino sia equiparato ad un successo di tutta Europa.

“Dobbiamo sempre ricordare chi è l’attore principale della guerra russo-ucraina. Le cui azioni stabiliscono la direzione della storia europea. Il cui successo garantirà la vittoria dell’Ucraina e dell’intera Europa.”

Sotto attacco la città di Sumy: oltre 100 le esplosioni nelle ultime 24 ore

Se a livello istituzionale e diplomatico si continua a discutere, sul campo non cessano i bombardamenti. Nella giornata di ieri è stata Sumy la regione maggiormente colpita. Gli 8 complessi cittadini nel luogo sono stati sotto la pioggia incessante delle bombe: l’amministrazione militare regionale fa riferimento ad un centinaio di esplosioni registrate.

Infine, nella notte appena conclusa, gli ucraini sono riusciti a sventare parzialmente un attacco condotto con droni, missili balistici e aerei guidati nella regione di Primorsko-Akhtarsk. L’Aeronautica militare ucraina è riuscita ad intercettarne sette, distruggendoli.

Kiev, nel frattempo, ha reso noti i dati relativi alle ricostruzioni di gran parte delle strutture mediche danneggiate con la guerra in corso, la maggior parte tornate regolarmente in funzione, come il centro di Leopoli.

“A quasi metà novembre 2023, 834 strutture mediche in tutta l’Ucraina erano già state completamente o parzialmente ricostruite. Di queste, 421 strutture sono state completamente ricostruite e altre 413 sono state parzialmente ricostruite.”