Ultima possibilità di presentare domanda entro il 30 novembre 2023 dei lavoratori che vogliano andare in pensione anticipata con l’Ape sociale. Infatti, a fine mese scade la terza data utile per quest’anno per gli ultrasessantenni che vogliano lasciare il lavoro prima. Dopo le finestre di domande aperte a marzo e a luglio scorsi, il termine del 30 novembre rappresenta, tuttavia, una chance abbastanza aleatoria e non sicura di pensionamento.
Infatti, la domanda va presentata ma l’accettazione della stessa dipende dalla circostanza che avanzino ancora delle risorse per questa misura di pensionamento. Leggiamo, dunque, quali sono i requisiti per andare in pensione prima e quali adempimenti bisogna rispettare per l’Anticipo pensionistico sociale.
Domanda Ape sociale entro il 30 novembre 2023, come andare in pensione anticipata per l’ultima volta a 63 anni
Ultime settimane per presentare domanda di pensione anticipata con l’Ape sociale per il 2023. Infatti, fino al 30 novembre prossimo è aperta la terza e ultima finestra i domande per quest’anno, dopo i termini aperti negli scorsi mesi di marzo e di luglio. Tuttavia, per questa finestra di domanda l’accettazione dell’istanza dipende dal fatto che avanzino delle risorse.
Quella di fine novembre, peraltro, è l’ultima scadenza prima che i requisiti richiesti siano più gravosi. Infatti, si potrà contare sull’età di 63 anni, rispetto agli aumenti previsti per il prossimo anno. La bozza della legge di Bilancio 2024 stabilisce un peggioramento del requisito anagrafico di cinque mesi. Dal 1° gennaio prossimo, quindi, per agganciare l’Ape sociale serviranno come minimo 63 anni e cinque mesi.
La domanda che si presenta entro novembre è il primo dei due passaggi previsti per la pensione con questa misura. Infatti, con questa istanza l’Inps può valutare la sussistenza dei requisiti dell’Ape sociale posseduti dal richiedenti. All’esito positivo di questa istanza, il contribuente può presentare la domanda di pensione vera e propria.
Domanda Ape sociale 2023, quali sono i requisiti richiesti?
Oltre all’età di 63 anni, a chi faccia domanda di uscita di pensione con l’Ape sociale è richiesto il possesso di una determinata anzianità di contributi previdenziali. Infatti, il richiedente deve aver versato almeno 30 anni di contributi per le formule di uscita legate alla condizione di disoccupato, caregiver o disabile almeno al 74 per cento. Se, invece, il lavoratore punta ad avere l’agevolazione perché svolge un lavoro gravoso, gli anni di contributi salgono a 36.
È altresì necessario avere la residenza in Italia e la cessazione già avvenuta del proprio rapporto di lavoro alle dipendenze (o autonomo). Le domande accettate di pensionamento daranno luogo, per il contribuente, a una indennità fissa di 1.500 euro al mese al lordo, fino alla maturazione dei requisiti della pensione di vecchiaia dei 67 anni.
La fruizione dell’indennità prevista per l’Ape sociale, tuttavia, potrebbe terminare anche prima, ovvero alla maturazione dei requisiti della pensione anticipata dei soli contributi. Ad esempio, una donna che esce a 63 anni di età con 40 anni di contributi, potrebbe terminare l’Ape sociale dopo 22 mesi per effetto della maturazione della pensione anticipata a 41 anni e 10 mesi.
Pensione anticipata a 63 anni, come sarà nel 2024?
Si ricorda, inoltre, che i requisiti anagrafici devono sussistere alla fine dell’anno. Pertanto, può presentare domanda a novembre anche chi compia 63 anni di età a dicembre, in ritardo rispetto all’istanza stessa. Lo stesso principio vale anche nel prossimo anno, con l’età a 63 anni e cinque mesi. Potranno presentare domanda i contribuenti che compiano 63 anni entro la fine di luglio 2024 dal momento che sono richiesti 63 anni e cinque mesi entro il 31 dicembre 2024.
Chi va in pensione con l’Ape sociale per aver svolto mansioni gravose, dovrà dimostrare di aver prestato una delle attività comprese nell’elenco predisposto dall’Inps per sei anni degli ultimi sette o per sette anni degli ultimi dieci anni.