Attore, cabarettista, comico e regista, Antonio Giuliani ha fatto della risata il suo biglietto da vista, scegliendo l’ironia come sua cifra stilistica. Lanciato nei primi anni Novanta da alcune trasmissioni televisive, è riuscito negli anni a consolidare un successo che ha la sua chiave di volta nel ritmo e nell’arguzia dei testi. Un talento cristallino capace di calcare i palcoscenici più importanti, come teatri e stadi, e una presenza scenica invidiabile e trascinante. Appassionato di calcio da sempre e tifosissimo della Roma già “dal primo schiaffo dato dal pediatra” come ama raccontare, per commentare Lazio-Roma Giuliani è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24 per analizzare il derby della Capitale.

Lazio-Roma, derby archiviato: Giuliani commenta a Tag24

Lazio e Roma escono dal derby con un pareggio che non accontenta e non scontenta nessuno. Uno 0 a 0 con poche emozioni e che non fa male né a Sarri né a Mourinho, ma entrambe le formazioni hanno perso un’occasione d’oro per rosicchiare punti importanti in ottica Champions League. Una gara bloccata, come probabilmente in molti si aspettavano. Adesso la sosta servirà a ricaricare le batterie in vista del prossimo tour de force. Mourinho si è detto comunque soddisfatto, aveva la sensazione di avere il controllo del match. I tifosi però speravano di poter portare a casa un risultato pieno, che manca ormai ai giallorossi dal 30 marzo 2022. Per commentare Lazio-Roma e analizzare il derby, Giuliani, comico e noto tifoso romanista è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Quello tra Lazio e Roma è stato definito da molti il “derby della paura”. Sei d’accordo anche tu o pensi semplicemente che entrambe le squadre siano state più brave a difendere che ad attaccare?

“Almeno inizialmente è sembrato così: il classico derby da “pareggiotto”, come è capitato di vedere più volte nella Capitale. Dopo, però, no. La Lazio ha avuto due occasioni importanti, e la Roma poteva credere un po’ di più nella vittoria. Ho visto i biancocelesti molto stanchi, più dei giallorossi, ed è strano considerando la partita in Europa giovedì. Mourinho si era lamentato del riposo diverso, la Roma tornava dalla trasferta e aveva solamente un giorno e mezzo per la rifinitura in vista del derby. Paradossalmente ci ha creduto di più la Lazio, nonostante fosse veramente in difficoltà anche nei cambi. Più che il derby della paura è stato un derby di rispetto, viste anche le frecciatine che c’erano state. Il derby è così: inizia con qualche critica e qualche attacco. Sarri aveva detto che la Roma avrebbe fatto un’amichevole e Mourinho aveva risposto che aveva offeso lo Slavia Praga”.

Alla fine, però, ieri c’è stato un bell’abbraccio ed è passato un messaggio positivo di rispetto…

“Sarri e Mourinho si sono sempre rispettati. Ricordo l’ultimo derby vinto dalla Lazio, Sarri scelse di non rispondere all’attacco di Mourinho a fine partita. Detto questo, il pareggio è un peccato per entrambe, ma a me dispiace molto di più per la Roma. Vincere sarebbe stato un bel passo in avanti, vista la sconfitta del Napoli e i pareggi di Atalanta e Milan che ci avrebbero permesso di agganciare il quarto posto. È andata meglio alla Lazio, che ha già fatto tutti i big match a parte l’Inter, mentre la Roma deve ancora incontrare Juventus, Napoli, Atalanta e Fiorentina. Per questo speravo che potesse fare di più per guadagnare un piccolo margine, visto il tour de force in vista dopo la sosta. Ero a teatro durante il derby per l’ultima replica del mio spettacolo: finiti gli applausi, la prima cosa che ho fatto è stata accendere il telefono”.

C’è qualcuno in particolare che ti ha deluso o dal quale ti aspettavi di più?

“Sicuramente mi sarei aspettato di più dai due attaccanti della Roma: Dybala e Lukaku. Certo, sappiamo che la Lazio è una squadra che difende molto meglio della Roma, anche se i difensori che ha la Lazio non sono quelli che ha la Roma. Quindi sì, mi aspettavo molto di più da loro”.

C’è stata una polemica con Dazn perché non è stata inquadrata la coreografia della Roma, che a onor del vero non è stata inquadrata perché era già cominciata la partita. Hai avuto modo di seguirla?

“Ho letto la polemica. Credo che durante la partita, viste le tante telecamere che ci sono, un piccolo stacco si sarebbe potuto anche fare. Mi aspettavo che gli si desse più spazio onestamente, anche perché ci sono dei momenti in cui la partita è ferma. A volte addirittura vanno a cogliere le espressioni di un allenatore inquadrando il sopracciglio messo in un determinato modo. È pur sempre una coreografia e un momento di spettacolo per cui avrebbero potuto gestirla meglio”.